McLaren, Boullier: in Malesia più potenza per la power unit

McLaren, Boullier: in Malesia più potenza per la power unit
Dopo l’esordio con il V6 Honda a mezzo servizio, a Sepang si cerca l’affidabilità in condizioni standard

23.03.2015 ( Aggiornata il 23.03.2015 14:39 )

Sarà l’ennesimo week end da affrontare come se fosse una sessione di test, il Gran premio di Malesia per la McLaren. Fatta eccezione per il rientro di Alonso – subordinato alla formalità dell’ok del medico Fia, dopo aver ricevuto il via libera per affrontare la trasferta malese e aver superato i test a Cambridge – a Woking dovranno fronteggiare una tre giorni che si annuncia rovente sotto il profilo delle temperature, con 36° C previsti nell’aria. Completare la gara con entrambe le monoposto potrebbe essere un obiettivo il cui raggiungimento lascerebbe forse non il sorriso sui volti di Button e Alonso, ma almeno un punto fermo, una certezza di durata da mettere alle spalle e poter continuare sullo sviluppo del progetto. Quel sorriso che anche Eric Boullier sa essere ben lontano al momento: «Ovviamente non siamo sui livelli prestazionali che dovremmo avere. C’è un programma sull’affidabilità che va avanti al banco prova 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, così i dati arriveranno a supporto del processo di crescita», spiega il francese. I riscontri ottenuti in gara da Button hanno dato alcuni segnali, pur se con l’incognita di un motore impiegato in versione fortemente depotenziata: il prossimo step sarà quello di innalzare l’asticella e portarla al livello base di funzionamento, per scoprire se di passi avanti realmente si può parlare. «Stiamo lavorando su diverse cose, abbiamo dovuto depotenziare il motore, ci sarà maggior potenziale in arrivo. Sappiamo che alcune modifiche tecniche o soluzioni che abbiamo deciso per questa gara hanno funzionato, adesso proviamo a farle funzionare incrementando la potenza del motore», anticipa Boullier. Nonostante la situazione tutt’altro che felice e le prospettive a breve termine non certo rosee, Boullier guarda al lato “positivo” del progetto McLaren, nel quale sia Button che Magnussen hanno riscontrato miglioramenti nel confronto sul 2014: «Quando ti trovi in questa situazione, provi a cercare alcuni aspetti positivi, e sono contento che loro ne abbiano trovati sulla macchina. Fa bene al morale del team che la considerino una buona base». Una base sulla quale il lavoro da fare è tanto e gli orizzonti per raggiungere il livello di competitività atteso lontani. f.p.

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