Renault: quest’anno non avremo un motore vincente

Renault: quest’anno non avremo un motore vincente
L'amministratore delegato Abiteboul ribadisce la natura delle difficoltà incontrate dai francesi e critica Newey

24.03.2015 ( Aggiornata il 24.03.2015 18:54 )

Per la serie: non contate su di noi se volete vincere. Sembra un po’ il tono delle affermazioni di Cyril Abiteboul sulle possibilità di recupero della Renault e quando sarà in grado di fornire una power unit all’altezza di Mercedes e Ferrari. «Un motore vincente per meriti propri non è qualcosa che accadrà quest’anno, lo sappiamo», dichiara. Almeno non gli si può muovere l’accusa di promettere l’impossibile, all’amministratore delegato di Renault Sport. Il problema è sulla pazienza che avranno in Red Bull: quanto sapranno attendere? Di soluzioni alternative pronte e garanzie tecniche superiori non sembrano essercene troppe. Se Ricciardo e Kvyat sperano in un successo, dovranno far affidamento a gare rocambolesche o circuiti ritagliati su misura della RB11 (a proposito, di certezze sull’eccellenza del progetto non sembrano essercene, tanto da spingere il managing director ad accusare Newey di mentire ed essersi sempre lamentato di chi forniva il motore): «Per vincere delle gare non serve solo il motore, ma anche la macchina e i piloti», continua Abiteboul che poi ribadisce quanto già anticipato nei giorni scorsi, quasi a “giustificare” i passi indietro evidenziati a Melbourne rispetto allo scorso anno: uno sviluppo frenetico e tardivo, senza seguire le tradizionali verifiche interne da standard Renault Sport. «Quel che abbiamo fatto è stato saltare importanti passaggi nello sviluppo, che significa trovarsi a fare in pista alcune cose che dovresti provare al banco». Con ben 12 gettoni da spendere – come nessun altro motorista – in Renault hanno i margini di intervento per progredire, tuttavia al momento quel che serve è soprattutto un propulsore che sia guidabile, primo passo per immaginare un risultato a sorpresa là dove il motore non gioca un ruolo fondamentale. Per cucire il gap di cavalli con la concorrenza c’è tempo, c’è il 2016, forse con una Toro Rosso tutta per sé, probabilmente ancora con una fornitura da convivenza-forzata con la Red Bull: «Possiamo fare un lavoro migliore sul motore, ma non è qualcosa che avviene in un inverno», chiosa Abiteboul. f.p.

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