Rosberg: "Ora posso avere una visione più positiva"

Rosberg: "Ora posso avere una visione più positiva"
Il vincitore dell’ultimo Gran Premio ha concluso al vertice la prima giornata di prove di Barcellona con ben 146 giri all’attivo

12.05.2015 ( Aggiornata il 12.05.2015 20:30 )

da Barcellona (Spagna): Roberto Chinchero Subito dopo la conclusione della prima giornata di test "in-season" a Montmelò, abbiamo avuto l'occasione di rivolgere qualche domanda direttamente a Rosberg, che ci ha risposto senza problemi nonostante fosse stato autore di una piccola "maratona" al volante della Mercedes W06. Nico, hai completato la distanza di due Gran Premi in un giorno: come ti senti? «Devo ammettere che sono un po’ stanco, ma questo è stato il mio unico giorno di test in programma durante tutta la stagione, l'unico che posso fare. Quindi è stata una giornata importante per provare cose nuove. Oggi abbiamo ricavato nuovi dati, e approfondito soluzioni molto interessanti». Puoi scendere più nel dettaglio? «Abbiamo provato un paio di novità in vista di Montecarlo, perché nell'ultimo settore di questa pista ci sono molte curve lente, particolarmente utili per questo obiettivo. Così abbiamo fatto un paio di stint con poca benzina e tutto è andato bene. Abbiamo anche sperimentato dei setup molto “morbidi”, per simulare le condizioni che troveremo a Monaco, ed è stata una prova molto positiva. Infine abbiamo provato delle soluzioni per altri circuiti. Oggi era importante andare avanti col lavoro e migliorare la vettura, perché la Ferrari è sempre vicina e abbiamo bisogno di migliorare costantemente». Credi che la Ferrari sia ancora vicina o dopo la gara di domenica avete ampliato nuovamente il divario? «Nelle prime gare del Mondiale la Ferrari si era avvicinata parecchio, ma in effetti lo scorso fine settimana siamo riusciti a tirare fuori qualcosa di nuovo che ha funzionato. Abbiamo comunque bisogno di andare avanti in questa direzione. Lo scorso weekend è stato importante per aumentare il gap e mostrare loro che possiamo batterli nella corsa allo sviluppo». Il tuo tempo di oggi è stato migliore anche della pole position dello scorso weekend. Quale variabile ha migliorato la performance? «Il pilota, ovviamente! Vabbé, sul serio, oggi la pista era più veloce rispetto al fine settimana, probabilmente perché durante il weekend scendono in pista molte categorie con pneumatici differenti, mentre oggi c’eravamo solo noi della Formula Uno. Credo che questo fattore aiuti». Come hai festeggiato la vittoria domenica sera? «Nel mio motorhome, con mia moglie, quindi tutto molto tranquillo». Quanto è stata importante per te la vittoria dello scorso weekend? «Parecchio, ma alla fine ogni gara è importante. In generale è stato un buon fine settimana, e sono stato molto felice. Ovviamente ora posso avere una visione più positiva per il futuro». Confermi che la vittoria è la miglior medicina per recuperare la fiducia «La motivazione è sempre stata alta, ma vincere aggiunge una sensazione positiva che aiuta ad andare avanti. Ma nella classifica di campionato sono ancora dietro, quindi ho bisogno di continuare a spingere. Domenica ho recuperato qualche punto, ma la strada è ancora lunga». Credi di aver bloccato quello che sembrava un momento magico per Lewis? «Non lo so e non ci ho pensato. Sono solo felice di aver vinto lo scorso Gran Premio, poi si vedrà». Sembra che Lewis abbia rinnovato il suo contratto con la Mercedes. Avresti preferito avere un altro compagno? «Non so cosa succederà. Ma mi piace correre con lui, è un grande confronto interno e abbiamo un’atmosfera abbastanza buona all'interno del team. Ovviamente è un confronto duro, ma questo è il modo in cui si deve vivere questo sport». Tra due weekend ci sarà il tuo Gran Premio di casa, una gara che hai vinto due volte in passato. «Quello di Montecarlo è sempre un Gran Premio speciale, una gara unica. Per me è davvero strano essere in un weekend di gara e poter dormire nel mio letto, così come il raggiungere a piedi la pista. Mi aspetto una grande gara». Quanto è importante per la squadra avere un titolare al volante in un test come quello che hai concluso oggi? «Ci vuole un compromesso. È importante che io o Lewis possiamo avere la possibilità di provare il più possibile gli sviluppi tecnici, ma è anche importante permettere ai giovani piloti di poter iniziare a muovere i loro primi passi in Formula Uno, altrimenti come possono essere preparati per il loro futuro? Ovviamente parlando con gli ingegneri posso dare più informazioni rispetto ad un giovane esordiente, perché conosco la monoposto ed ho appena disputato un Gran Premio su questa pista pochi giorni fa. Ma credo che anche un giovane con le idee chiare possa spiegare come si comporta la vettura, e dare il suo contributo per aiutare il team».

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