Rosberg manca il tris monegasco

Rosberg manca il tris monegasco
Dopo due pole consecutive a Montecarlo, l'eccessiva aggressività stavolta lo fa sbagliare

23.05.2015 ( Aggiornata il 23.05.2015 18:23 )

La delusione è dipinta sul volto di Nico Rosberg. Il poleman delle due ultime corse, il “reuccio” di Monaco, l’unica pista dove Nico è sempre stato superiore a Hamilton, stavolta deve alzare bandiera bianca. Rosberg si era “nascosto” giovedi, poi sabato mattina aveva dato la prima zampata: secondo dietro alla Ferrari di Vettel ma davanti a Hamilton di 4 decimi. In qualifica è partito subito forte. Anche se stavolta aveva dovuto arrendersi alle strategie di squadra che hanno lasciato a Hamilton il diritto di uscire per primo in pista per fare il tempo (la squadra sorteggia questo diritto a ogni Gp), Rosberg aveva subito ottenuto grandi tempi. In Q1 nonostante avesse usato soltanto le gomme gialle, era stato il più veloce (1’16”528); poi, messe le supersoft rosse, aveva stracciato Hamilton in Q2: 1’15”471. Mentre Lewis pasticciava con i doppiati, Nico volava e rifilava quasi mezzo secondo al compagno. Sembrava lanciato verso la sua terza pole consecutiva a Monaco invece s’è impappinato nella decisiva Q3. Ha cominciato a sbagliare le frenate, arrivando lungo a Sainte Devote. Qualcuno ha cominciato a ironizzare fosse una pretattica ricordando l’errore forse volontario dell’anno scorso che provocò una bandiera gialla che impedì a Hamilton di migliorarsi. Invece Rosberg aveva davvero problemi. Non meccanici ma di eccessiva aggressività. Come spiega lui stesso. “Mi è successo il contrario di Hamilton: ho avuto buon ritmo a inizio qualifiche ma poi ho perso il controllo verso la fine. Non mi sono trattenuto: al contrario ho dato sempre tutto, forse troppo. Ci ho provato e non è andata bene. Ho cercato di andare ancora più forte e ho sbagliato. Sono deluso perché qui la qualifica è importante. ora devo trovare il modo di mettere pressione a Hamilton domani: i due momenti chiave per attaccare sono la partenza, e poi il giro prima e dopo il pit stop”. Partire davanti a Montecarlo è già una mezza vittoria e quindi per ora Rosberg è battuto a metà. Ma la cabala potrebbe dargli una mano: le due gare della Gp2, venerdì e sabato, hanno dimostrato che la posizione al palo non è ideale: lì la pista è scivolosa e il pilota partito in prima fila all’esterno, dalla posizione numero 2, sullo scatto è sempre andato in testa in questo week end. Capiterà lo stesso anche a Rosberg? Alberto Sabbatini

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