F1 e gomme larghe, il sì di Ricciardo

F1 e gomme larghe, il sì di Ricciardo
E’ favorevole a un grip meccanico superiore, la strada giusta per macchine più veloci e far emergere i piloti migliori

28.05.2015 ( Aggiornata il 28.05.2015 12:40 )

A Montecarlo, un po’ tutti i piloti hanno salutato favorevolmente l’idea di reintrodurre i rifornimenti dal 2017, ma cosa ne pensano delle gomme più larghe, quei centimetri extra che dovranno essere confermati da Commissione F1 e Consiglio mondiale della Fia? In tempi non sospetti, Felipe Massa aveva caldeggiato l’idea di gomme con una maggior impronta a terra, ora è Daniel Ricciardo a esprimersi, sottolineando come emergerà una separazione più netta tra i piloti, ma non solo. «Mentalmente dovrai essere più concentrato, credo vedremo una differenza maggiore tra i top driver e gli altri. Sarà più appagante per i ragazzi che ci riusciranno. Il grip meccanico è quello principale, quello da privilegiare perché ti permette di seguire abbastanza da vicino nelle curve ad alta velocità», spiega. Per non vanificare gli effetti benefici di un’aderenza meccanica superiore, il peso specifico riconosciuto all’aerodinamica nel velocizzare le monoposto non dovrebbe certo incrementare, evitando di ritrovarsi macchine sì rapidissime ma molto sensibili a qualunque disturbo aerodinamico. E dello stesso avviso sembra essere l’australiano: «Se i tempi sul giro si abbasseranno, tutto accadrà più rapidamente. C’è molto grip meccanico da poter ricercare, un’ampia fetta e credo potremmo guadagnare secondi solo su quel fronte, senza inserirci altra aerodinamica». Non è, poi, troppo critico sull’attuale Formula 1: «Ovviamente il ritmo che abbiamo è al rallentatore, ma le corse sono buone, non vogliamo che venga rimosso tutto», riporta Autosport. Per la serie, non si butti via il bambino con l’acqua sporca. Fabiano Polimeni

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