F1, Verstappen e il ritorno ai fondamentali

F1, Verstappen e il ritorno ai fondamentali
L’olandese critica l’eccesso di informazioni tecniche da gestire e si confronta con Ecclestone sul futuro della F1

29.06.2015 ( Aggiornata il 29.06.2015 10:06 )

Almeno in termini anagrafici rappresentano gli estremi della Formula 1: Max Verstappen e Bernie Ecclestone. Il non ancora patentato Max e l’ottuagenario Bernie, in un’intervista a due, dalla quale emergono alcuni spunti interessanti: complessità tecnica della categoria, timing e scelte giuste da compiere durante una carriera, regolamenti futuri. Uno dei passaggi più interessanti dell’intervista apparsa sul sito ufficiale della Formula 1 è legato all’età giusta per debuttare: non esiste un vero problema a sentire Ecclestone, che aggiunge: «…puoi iniziare a correre il più presto possibile ed essere più veloce di chiunque altro, ma ti serve anche la fortuna dalla tua parte per diventare campione del mondo!». Annuisce l’olandese della Toro Rosso e chiama in causa quello che, purtroppo per il diretto interessato, è diventato l’emblema della verità professata da Ecclestone: Fernando Alonso. «E’ vero! Guarda cos’è accaduto a Fernando Alonso. Resta ancora uno dei migliori piloti ma non è riuscito a vincere un mondiale in 5 anni con la Ferrari e ora in McLaren sembra più irraggiungibile che mai. Essere il migliore non è abbastanza, devi trovarti sulla macchina migliore, altrimenti la sfortuna ti accompagnerà». Poi si ragiona sullo stato di salute della categoria ed entrambi sono allineati su posizioni che guardano a un’altra realtà rispetto quella attuale. Se potesse chiedere qualcosa a Ecclestone, Verstappen non avrebbe dubbi: «Puoi fare qualcosa per rendere queste macchine di nuovo più rumorose e veloci?». A pensar male verrebbe da credere che la scenetta fosse preparata, perché il tema è un cavallo di battaglia di Ecclestone, inserendosi perfettamente nella visione che il capo della Fom ha della Formula 1 e di quel che dovrebbe tornare a essere. «Sono sorpreso di sentire queste parole da un ragazzo così giovane! Onestamente, la cosa più stupida che potesse capitare in Formula 1 sono questi motori, non sono più dei motori per come li intendiamo. Le batterie, il sistema ibrido e tutto il resto, non sono motori da Formula 1», rilancia. Complessità che si riversa anche nelle comunicazioni via radio. Ecclestone si lamenta di «tutto questo parlare tra il muretto e i piloti, le istruzioni degli ingegneri ai piloti: devono finire! I piloti devono tornare al centro, fare la loro gara e mostrare le loro capacità. Prometto a Max che tornerà a essere così!». Se restassero ancora dubbi dopo le parole di Ecclestone, Verstappen aggiunge: «Sarebbe grandioso! Anche per noi giovani piloti ci sono troppe indicazioni tecniche. Direi che oggi solo i 20% è costituito dal correre, la stragrande maggioranza, il restante 80% è fatto di un’analisi di elementi tecnici. Sapete cosa faccio per evitarli? Dico agli ingegneri di non sovraccaricarmi di informazioni, ne abbiamo troppe dentro l’abitacolo. A volte spengo il display, voglio far affidamento sul mio istinto, non è quello che dopotutto rende grandi piloti?». Ecclestone va a nozze e promette: «Super! Spero che i nuovi regolamenti 2017 ci portino lì!». Fabiano Polimeni

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