Rosberg: ero davanti, Lewis ha esagerato

Rosberg: ero davanti, Lewis ha esagerato
Frustrazione comprensibile per Nico al termine della gara a Austin. L’episodio in curva 1 e l’errore nel finale i momenti chiave

26.10.2015 ( Aggiornata il 26.10.2015 14:57 )

La frustrazione per il risultato mancato era palpabile nella cerimonia che precede il podio, a Austin. Nico Rosberg che rimonta dopo una partenza imperfetta, il contatto con Hamilton in curva 1, la giusta scelta strategica di approfittare della safety car per effettuare il cambio gomme. Poi, un errore rovina tutto. Minimizza sul lancio del cappellino da parte di Hamilton, ma le riprese televisive hanno colto un momento di chiaro fastidio di Nico. Anche sul podio, poca voglia di festeggiare, com’è peraltro comprensibile quando perdi una gara nella quale hai dimostrato di avere la velocità giusta per conquistarla. Ad anticipare quanto sarebbe poi emerso in conferenza stampa è stato Niki Lauda: «E’ triste per il suo errore, nemmeno io sarei stato felice. Non è contento della manovra di Hamilton in partenza alla prima curva, alla quale si somma l’errore: sono cose che capitano». Quale sia la visione dell’accaduto da parte di Hamilton è chiaro, secondo Nico, però, l’intenzionalità della manovra è evidente: «Oggi è stata una gara frustrante, perdere il comando per un pattinamento delle ruote fa molto male, ancor di più dopo il recupero fatto. Ero molto contento di come ho rimontato in seguito all’incidente in curva 1 con Lewis. E’ molto chiaro cosa sia accaduto, ero avanti a centro curva e avevo il diritto a una parte di pista, lui mi ha portato fuori, colpendomi. C’è stato un contatto deciso, un colpo sul volante, perciò direi che è andato oltre», dichiara. La sensazione è che Nico debba armarsi della determinazione giusta per chiudere la porta in faccia, costi quel che costi. Subire la scaltrezza di Hamilton a ogni episodio non fa bene al morale, anzitutto, né ai risultati. Una maggior incisività sarebbe auspicabile, anche a costo di qualche malumore in più dentro al team. Sulla manovra, conclude: «Ne parleremo tra noi, dentro al team, un’altra volta. Adesso ho bisogno di recuperare dopo questa giornata difficile, sono sicuro ci riuscirò». A onor di cronaca va sottolineato come in Russia e a Austin Nico abbia corso esprimendosi al massimo sul piano della velocità e l’errore nel finale di gara è una batosta sul morale – già sufficientemente basso – che non meritava di ricevere. Gli chiedono cosa servirà nel 2016 per tornare a contrastare (e battere) Hamilton: «Non ci ho pensato ancora, vivo la giornata di oggi ed è stata una grande delusione». Non colloca, tuttavia, la giornata negativa di Austin come il momento più basso in carriera: «L’anno scorso ad Abu Dhabi fu più dura, perché è difficile accettare un guasto meccanico. Qui c’è una spiegazione di quanto accaduto, un errore umano e alla fine il campionato era già piuttosto lontano, per cui ero concentrato del tutto sulla vittoria della gara». Fabiano Polimeni

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