A campionato virtualmente concluso - almeno per quanto riguarda la prima piazza, visto che per il 2° e il 4° posto la lotta è ancora aperta - e a due gare al termine reale, si comincia a pensare in termini più concreti
alle monoposto per la prossima stagione. Così in pista a Interlagos si sono visti
esperimenti specie di tipo aerodinamico in prospettiva 2016. L'evidente "rastrello" visto dietro alla ruota posteriore destra della
Ferrari di Raikkonen, per esempio, serviva a "misurare" gli effetti di alcune modifiche in zona nel corso degli aerotest nei primi 4 giri di pista. Peccato solo che poi per smontare il tutto si sia fatta perdere al finlandese una buona mezz'ora di prove.
Ha fatto molto parlare di sé anche la soluzione "aerotestata" dalla
Mercedes, stavolta però all'anteriore della monoposto. Parliamo del cosiddetto "
S-duct" facilmente visibile sulla parte superiore del muso della W06. Ovviamente non si tratta di una novità Mercedes, di una soluzione inedita, dato che quest'anno è stato adottato sia dalla Force India (prima di passare al musetto con doppi buchi) che da Red Bull e McLaren.
Sostanzialmente si tratta di un dispositivo per prendere aria dalla parte inferiore del musetto, canalizzarla attraverso una serpentina e farla sfogare sulla parte superiore del musetto. Il tutto per
ottimizzare i flussi e la deportanza sulla parte anteriore. Un poco come la
Ferrari aveva fatto prima con il buco sul musetto. La
Mercedes lo ha utilizzato nella prima parte delle prove, poi ha tolto il dispositivo nella seconda sessione, tornando ad una configurazione standard. Si è paventata la possibilità che fosse tutta "scena" e si trattasse solo di una sorta di "vanity panel" per verificare al massimo questioni di visibilità o poco più. Ma l'impiego di
vernice flo-vis (per visualizzare i flussi) e l'averlo provato sia aperto sia chiuso, farebbero pensare il contrario. Anche in questo caso si è comunque trattato di una prova in vista di una eventuale adozione sulla vettura 2016.