F1 2017, incontro Pirelli costruttivo

F1 2017, incontro Pirelli costruttivo
Le indiscrezioni sulla riunione di martedì vorrebbero un impegno preciso: cambiamenti in vigore nel 2017

03.02.2016 ( Aggiornata il 03.02.2016 10:08 )

C’erano tutti e si sono incontrati per cercare risposte a temi cruciali in ottica 2017. L’incontro tra Pirelli, rappresentanti dei team, Ecclestone, Todt e alcuni piloti – Vettel, Massa, Rosberg e Bottas – doveva servire per discutere di gomme più consistenti, come da richiesta di chi alla domenica è protagonista dei 300 km di gara, ma anche a trovare la quadra intorno alle scelte tecniche che nell’incontro di Heathrow di venerdì scorso è mancata. Non emergono dettagli ufficiali sugli esiti della riunione a Milano, si resta nel campo delle indiscrezioni. Il punto forse più importante è legato all’impegno di assumere delle decisioni in tempo utile perché entrino in vigore già dal prossimo anno. Nei giorni scorsi si era paventata l’ipotesi che gli interventi tecnici sulle monoposto potessero slittare al 2018, poiché il lasso di tempo disponibile alla commissione di tecnici per trovare un accordo sui cambiamenti aerodinamici era ritenuto troppo breve per operare senza pressioni. All’incontro di Milano, al quale hanno partecipato anche il presidente Pirelli Tronchetti Provera e Sergio Marchionne, ci si è accordati sul termine ultimo entro il quale proporre la nuova F1: il 29 febbraio. Peraltro, oltre tale data ogni modifica al regolamento tecnico richiederebbe l’unanimità dei voti. La riunione è stata definita anche “costruttiva”, termine buono per dire che ci si è mossi in qualche direzione (più test per sviluppare le Pirelli 2017, oltre le 12 giornate già riconosciute) ma restano ancora divergenze. Nel prossimo incontro tecnico – a ridosso del 23 febbraio, quando di riuniranno Strategy Group e Commissione F1 – si dovrà sviluppare una piattaforma di interventi condivisa, che decida sull’incremento delle prestazioni delle monoposto, la strada da adottare per ottenere quei 3” di velocità in più oggi ritenuti credibili (i 5” originari sembrano essere tramontati per le conseguenze tecniche che si porterebbero dietro anzitutto sul piano delle gomme), l’implementazione di una struttura di protezione per il casco (i piloti vorrebbero quella Mercedes, Halo). Fabiano Polimeni

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