Schumacher, Kehm: Speriamo torni con noi

Schumacher, Kehm: Speriamo torni con noi
All’inaugurazione della mostra di Marburg, la portavoce non ha aggiunto dettagli sulle attuali condizioni del campione

17.02.2016 ( Aggiornata il 17.02.2016 12:35 )

Marburg, Germania. Per due anni sarà metà da non mancare per i tifosi del Kaiser. Una mostra dedicata a Schumacher, con le monoposto dei suoi trionfi e oggetti finora mai esposti in pubblico. L’inaugurazione è stata, però, l’occasione buona per ascoltare le parole di Sabine Kehm, dopo un lunghissimo periodo senza notizie ufficiali sullo stato di salute di Michael. Mesi nei quali si sono registrati gli ormai consueti “gossip” di chi ha notizie più o meno dirette, mai però un aggiornamento che provenisse dalla famiglia. Da ultimo è stato il presidente Montezemolo a esprimersi, dicendo che le notizie su Schumi non erano buone, frasi alle quali non è seguito un commento della portavoce. Sulla linea di comunicazione scelta dalla famiglia Schumacher e affidata a Sabine Kehm, Willi Weber, storico manager del pilota, ha commentato con toni critici, perché una maggior trasparenza, aggiornamenti periodici sullo stato di salute del campione tedesco, avrebbero sgomberato il campo da ogni illazione e restituito un quadro chiaro ai tanti tifosi che hanno a cuore le sorti di Schumi.
C’è la speranza mai sopita di un ritorno alla normalità in futuro, qualunque cosa voglia dire “normalità”, e la Kehm ha ribadito a Marburg l’auspicio che «attraverso il continuo supporto e pazienza, un giorno sarà di nuovo con noi». Non parla dei progressi compiuti, di quale sia lo stato attuale a oltre 2 anni dall’incidente sulle nevi di Meribel, e quasi un anno e mezzo dal ritorno nella sua residenza in Svizzera, con un’equipe medica dedicata che lo segue nella lenta fase riabilitativa. Non si muove autonomamente e non parla, mentre è in grado di muovere gli occhi. E’ il poco che si sa sull’attuale vita di Schumi. «E’ uno dei piloti più vincenti della storia e, in giorni come questo, è bene ricordarlo. La mostra ravviva il ricordo dei tempi in cui Michael correva con Ferrari, Mercedes e Benetton. Non è qui con noi e ovviamente ci manca, sappiamo cos’è accaduto e non possiamo cambiare il passato. Dobbiamo accettarlo e sperare che tornerà un giorno con noi; le corse erano la sua vita e nessuno più di lui avrebbe voluto essere qui», le poche parole pronunciate all’inaugurazione della mostra, alla quale hanno partecipato circa 200 persone, tra cui la moglie Corinna, i figli, il padre Rolf e Norbert Haug, ex responsabile dei motori Mercedes e al fianco di Schumi nelle ultime stagioni in Formula 1 con il team mdi Stoccarda. Fabiano Polimeni

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