Sainz, Toro Rosso quinta forza

Sainz, Toro Rosso quinta forza
Carlos analizza il potenziale del team in condizioni di gara normali e guarda al futuro: far bene per la promozione in Red Bull

08.03.2016 ( Aggiornata il 08.03.2016 14:44 )

Dovranno essere competitivi sin da subito e sfruttare l’affidabilità garantita dal motore Ferrari, in Toro Rosso. Dietro ai top team, in bagarre con Force India, approfittando degli imprevisti che a inizio campionato potranno rallentare a sorpresa qualche scuderia più veloce. Se Franz Tost si è spinto a pronosticare un possibile arrivo a podio nel 2016, dopo averlo sfiorato lo scorso anno, Carlos Sainz va un po’ più cauto e tira il freno: «In condizioni normali non credo sia fattibile. Mercedes e Ferrari sono di un altro pianeta, Williams e Red Bull dovrebbero essere alle loro spalle. Puntiamo a essere il quinto team in griglia e dal nono o decimo posto non è facile arrivare a podio. Dovrebbero esserci circostanze anomale». Problemi di affidabilità, gare imprevedibili, variabili che fanno parte dell’avvio di campionato, frangente nel quale la STR11 potrà avvantaggiarsi della power unit prima che l’assenza di sviluppi inizi a pesare con il procedere della stagione. A poche settimane dal via in Australia, Carlos fa il punto anche su quelle che sono le sue prospettive, a breve termine, 2016, e in ottica futura. Dovrà mettersi in luce e dimostrare di poter essere pilota da top team, da Red Bull: «So di doverlo fare, l’obiettivo è arrivare in Red Bull. Sono consapevole che quando arrivi in Toro Rosso hai di solito solo due o tre anni». Dal “vivaio”, poi, o fai il salto di qualità o diventa una pesante bocciatura, come già accaduto per i vari Vergne, Buemi, Alguersuari, nelle scorse stagioni. “Impressionare” non vorrà dire strafare, come racconta agli spagnoli di Revista Elite: «Non cambierò il mio stile di guida, quando ci sarà da attaccare sarò il primo a farlo, ma quando la macchina va portata a casa saprò farlo altrettanto bene». Attacchi che hanno messo in luce Max Verstappen nel 2015, rispetto al quale, Sainz, non vede grandi differenze. Non si sente affatto “inferiore”, per esser chiari. «Anch’io l’anno scorso ho fatto tante cose buone e spettacolari, forse non sono passate in tv, ma il team le ha viste dalla telemetria e dai camera-car. Mi sono detto: se Verstappen è il nuovo Senna e riesco a batterlo, cosa diventerò allora? Non ho nulla da perdere e sono fiducioso di potercela fare». Fabiano Polimeni

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi