Sainz: Red Bull veloce quanto la Mercedes

Sainz: Red Bull veloce quanto la Mercedes
Carlos elogia le doti telaistiche della RB12 e ammette che per la Toro Rosso sarà difficile batterli

13.04.2016 ( Aggiornata il 13.04.2016 10:08 )

Sembrava potessero entrare in lotta con la Red Bull, supportati da una power unit Ferrari sì vecchia ma ritenuta pur sempre migliore di quella Renault 2015. Invece, le prime due gare del mondiale hanno detto altro, che la RB12 è davanti alla Toro Rosso e che la power unit TAG-Heuer è comunque davanti alla Ferrari 2015, come dichiarato da Paddy Lowe recentemente. Le difficoltà di entrare in lotta diretta con Ricciardo per Verstappen e Sainz non derivano certo dal solo fattore motoristico, c’è di più. A Milton Keynes sono sempre stati ultra-convinti della bontà telaistica e aerodinamica del progetto, affermazioni supportate anche dai commenti di Carlos Sainz, reduce da una sfortunata prestazione in Bahrain, costretto al ritiro. «Più volte ci è stato chiesto della lotta con la Red Bull e, ovviamente, vogliamo battagliare con loro, ma dobbiamo ricordare che hanno uno dei migliori telai del lotto, se non il migliore in assoluto. Quest’anno il motore non sembra così cattivo e sui rettilinei sono veloci quanto noi, quindi sarà molto dura nelle prossime gare sfidare la Red Bull. Sono davvero veloci, quanto la Mercedes se non di più». E si tratta di considerazioni che arrivano da un team il cui telaio non è poi così male. Sainz aggiunge come si manifesti soprattutto nelle curve lente e di media velocità la superiorità Red Bull. Chiaramente, dovevano essere queste prime gare d’apertura il terreno fertile per la Toro Rosso per mettere in cascina risultati importanti. E’ arrivato il sesto posto di Verstappen in Bahrain e adesso si guarda al Gran Premio di Cina. Con una Red Bull apparentemente fuori portata, il pilota spagnolo calibra su altri team la partita realisticamente contendibile: «Non credo che dovremmo guardare troppo a loro, almeno su piste come il Bahrain. Speriamo di poter restare a stretto contatto con Force India e Williams, soprattutto su piste che ci saranno più amiche». Le migliorìe tecniche non mancheranno, Franz Tost ha spiegato come sono in programma tre step evolutivi per compensare l’assenza di sviluppo della power unit. Resterà, poi, da pesare il progresso del team Haas, che rischia di inserirsi come incomodo imprevisto alla vigilia del mondiale dietro alla Red Bull e nella bagarre con Williams, Toro Rosso e Force India. A Shanghai per la Toro Rosso ci sarà l’incognita della prestazione sui lunghi rettilinei, Sainz spiega così le attuali difficoltà, confermando al tempo stesso che la scelta di passare alla power unit Ferrari è stata quella corretta: «I ragazzi della Ferrari sono incredibili e siamo molto contenti del modo in cui si sono integrati. Sappiamo che non siamo i più veloci sul dritto, ma questo può dipendere dalla resistenza aerodinamica, dalle scelte del carico, sappiamo però di avere una macchina molto valida in curva». Quanto alla resistenza aerodinamica del corpo vettura, le cose potrebbero migliorare se verrà confermata l’introduzione di una nuova configurazione di carrozzeria al retrotreno, dove si è dovuto alloggiare il motore Ferrari e i relativi accessori, in poco tempo e passando da un progetto nato originariamente sugli ingombri della power unit Renault. Sainz e il “maestro” Alonso

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