Alonso si sente ancora il n.1

Alonso si sente ancora il n.1
Dice lo spagnolo: “A pari macchina e nello stesso momento, sento che non mi batte ancora nessuno”

23.04.2016 ( Aggiornata il 23.04.2016 12:22 )

Non vince un Gp da 3 anni; da quando ha lasciato la Ferrari ha raccolto appena 11 punti ed è stato scavalcato da Hamilton e Vettel nella classifica dei piloti che hanno conquistato più punti iridati nella storia della F1. Subisce le critiche dei commentatori tv, come l’ex pilota Johnny Herbert che lo ha invitato a ritirarsi perché il suo tempo sembra scaduto. Eppure Fernando Alonso non si rassegna. È convinto in cuor suo di essere ancora il numero 1 in F1. Ne ha parlato in una intervista a Sky UK mettendo da parte per una volta i toni concilianti e diplomatici verso la crisi McLaren Honda che gli ha provocato tante critiche fra la stampa anglosassone, e ha ritirato fuori il suo vecchio orgoglio di samurai lottatore. Con poche efficaci parole ha compiuto un’analisi di se stesso. Arrivando a questa conclusione. “Mi sento ancora convinto di poter battere chiunque altro - dice Alonso - Forse non sono il più veloce di tutti in velocità pura in qualifica, e probabilmente non sarò il migliore in assoluto in condizioni di bagnato, sull’asciutto o in qualifica. Ma se mi mettete sulla stessa macchina, nello stesso momento e nella stessa pista contro chiunque altro, allora sono sicuro che, chiunque sia il rivale, io lo batterò. Forse non risulterò il migliore in tutte le sezioni della pista, ma il mio avversario lo batto”. Una dichiarazione di grande orgoglio. A 35 anni il vecchio leone non ha perso la voglia di combattere. E di poter dimostrare il proprio valore. Alonso è sempre stato estremamente analitico e riflessivo, oltre che impulsivo. Evidentemente pur se comprende alla sua età di non avere più il 100% della velocità pura sul giro secco che possedeva a 25 anni quando vinceva i titoli mondiali, Alonso si rende conto che il suo talento di guida, la sua estrema aggressività, la sua competitività e la incredibile visione strategica della gara possono compensare ed addirittura risultare più efficaci ai fini del risultato - nella F1 di oggi - rispetto della velocità pura. D’altronde tale orgoglio lo aveva tirato fuori anche alcuni giorni fa quando aveva affermato con orgoglio che fosse stato ancora alla Ferrari, dopo sarebbe stato in testa al mondiale. a.s.

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