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Briefing "caldo" per il GP in Germania

I piloti discuteranno col direttore di gara e fra loro le situazioni viste in Ungheria, dalla pole con doppie gialle all'estrema difesa di Verstappen

Maurizio VoltiniMaurizio Voltini

28 lug 2016 (Aggiornato alle 18:44)

È stato anticipato dal alcuni piloti già in occasione della conferenza stampa del giovedì: il briefing del venerdì con la direzione di gara potrà essere più "caldo" del solito, perché a Hockenheim si vuole discutere di quanto successo a Budapest. Nello specifico, il comportamento da adottare quando vengono esposte le bandiere gialle data la pole position di Nico Rosberg in quella situazione, nonché la difesa sì "a termini di regolamento", ma comunque lo stesso un po' troppo sopra le righe adottata da Max Verstappen nei confronti di Kimi Raikkonen.

«Non è necessario cambiare le regole - ha detto Sebastian Vettel sulla questione delle bandiere gialle - ma ribadire il comportamento da adottare. Con la doppia bandiera gialla dovresti avere doppia cautela». «Avevo già espresso le mie opinioni nel dopogara - aggiunge Daniel Ricciardo - e io mi arrabbio già quando vedo qualcuno che risulta più veloce anche con la bandiera gialla "semplice". Certo, io ho dovuto alzare davvero perché Fernando era lì di traverso, e Nico no, ma è qualcosa di cui dovremo parlare per rendere tutto più chiaro, la differenza si deve notare». «Sono d'accordo, - dice Felipe Nasr - dev'esserci un messaggio chiaro, non dev'essere possibile arrivare a trovarsi in questo tipo di discussioni». Da parte sua Rio Haryanto: «Devi essere pronto a fermarti in quelle situazioni, speriamo che domani ci sia una giusta decisione perché si faccia chiarezza, d'ora in avanti». 

«Credo che quella di domani fra i piloti sarà una riunione importante», dice salomonicamente Pascal Wehrlein, mentre Nico Hulkenberg cerca di ironizzare, ma fino ad un certo punto, affermando: «Porterò qualcosa da bere a da mangiare, perché sarà lunga…». Questo perché la questione delle bandiere non sarà la sola su cui i piloti si troveranno a disquisire con Charlie Whiting: a qualcuno, e non solo al "diretto danneggiato" Raikkonen, non è andato giù il comportamento difensivo tenuto da Verstappen all'Hungaroring. Anche perché sarà vero che a stretto termine di regolamento Max non ha effettuato più deviazioni di quelle ammesse, ma ciò non toglie che c'è anche modo e modo di farlo, e che la regola sui cambi di traiettoria non è l'unica da applicarsi in questi casi.

Un pilota critico una volta visto cosa aveva fatto in gara Verstappen, per esempio, è stato Sergio Perez, che pure sappiamo avere una guida abbastanza aggressiva: «Ci sono state troppe mosse in staccata - ha affermato il messicano - ed è qualcosa da chiarire. Va bene difendersi, ma scartare in staccata all'ultimo momento non è corretto. Ne dovremo parlare al briefing, perché è pericoloso», conclude ricordando che a Montreal venne penalizzato proprio perché scartò in frenata all'ultimo giro causando una collisione con Felipe Massa

Proprio il brasiliano ha detto che nella sua difesa "al limite" Verstappen «è stato davvero aggressivo, ha fatto tutto quello che poteva. Ha migliorato parecchio rispetto al primo anno, certo devi sapere cosa aspettarti quando lotti con lui in pista». Mentre il compagno di Felipe, Valtteri Bottas, al riguardo ritiene che se non ci sono state penalità a Budapest, allora si regolerà di conseguenza: «Certamente lui ha una guida estrema, ma se non sono state date penalità allora va bene così, non vedo problemi, è tutto ok». 

Sulla stessa posizione di Perez e anche lui riferendosi più a quanto fatto alla prima staccata (e non alla curva 2) pure Jenson Button è stato critico: «Quando arrivi a 320 km/h alla staccata della curva 1, deviare nel corso della frenata è una manovra sbagliata, perché in caso di contatto le macchine possono decollare. Qualsiasi pilota sa che scartare a inizio staccata è la peggior cosa che puoi fare, la più pericolosa, perché l'altro può non aver ancora toccato i freni. È una questione di buon senso e capisco perché Kimi se la fosse presa così tanto. Non si tratta di punire o no, dev'essere vietato come mossa pericolosa e non permessa. Max è un talento e sta facendo ottime cose, ma ce ne sono ancora alcune che deve imparare».?

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