Formula 1 Usa: Raikkonen e le qualifiche "non ideali"

Già nelle prove Kimi Raikkonen aveva cominciato a "litigare" con la curva 19 di Austin, quella traditrice penultima a destra, una curva a gomito che si affronta con una frenata sbilanciata e quasi alla cieca, quindi molto "challenging" come dicono i piloti. In qualifica aveva cominciato a sbagliare anche alla 15, con la sua staccata "storta" a ruote girate. Poi invece il finlandese ha confezionato un giro intonso nel momento decisivo, alla fine delle Q3, con un crono che gli ha permesso di sopravanzare nuovamente il compagno di squadra Vettel, per poco più di 2 decimi. Ma che ugualmente non lo appaga: «Ovviamente non possiamo essere soddisfatti di questo risultato - afferma Raikkonen - considerando la differenza con i tempi registrati dai primi. Abbiamo fatto quello che potevamo, ma la nostra posizione in griglia è tutt’altro che ideale. Questa è la realtà di oggi, con una situazione ben lontana dall'ideale, ma siamo qui e ora dobbiamo cercare di essere più forti in gara».

Se non altro sembra sia stato trovato il feeling con la curva 19… «Quello è un punto complicato della pista, stamattina e ieri ho avuto qualche problema ma ora va meglio e alla fine non è andata male nel giro in qualifica», risponde Raikkonen al riguardo. Aggiungendo alcuni dettagli su cambiamenti effettuati dal venerdì: «Ieri abbiamo faticato un po' a trovare il giusto assetto, abbiamo avuto un po' di problemi, ma abbiamo cambiato alcune piccole cose qua e là e oggi il comportamento della vettura è stato abbastanza buono, anche se c'è ancora qualche dettaglio da sistemare. Infatti ci manca velocità sul giro e per essere più veloci abbiamo bisogno di più aderenza, sebbene il bilanciamento della macchina non fosse male oggi. Domenica sarà una gara lunga: la simulazione è andata abbastanza bene, mi aspetto che la macchina vada meglio domani. Daremo il nostro meglio per fare una buona gara».

GP USA, la griglia di partenza