Non fu un ritorno in Messico da ricordare per le Ferrari, costrette lo scorso anno a un duplice ritiro, tra errori di Vettel e "regolamento" di conti tutto finlandese
Pur nelle condizioni tecniche in cui versa la Rossa oggi, non dovrebbe essere molto difficile migliorare il risultato del 2015. A Città del Messico Vettel pagò meno di 4 decimi in qualifica, mentre Raikkonen uscì in Q2 per un problema ai freni; in gara, invece, duplice ritiro: incidente per Kimi, errore e macchina contro le barriere in curva 7 per Vettel, a 20 giri dal termine.
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La curiosità è tutta rivolta alle condizioni che troveranno in pista da venerdì, capire quanto sia migliorata l'aderenza del fondo: «L’anno scorso, per essere il primo anno, fu una bella gara. E' fantastico quel che sono riusciti a fare. Tutto aveva funzionato bene e sarà interessante ritornare a correre. All’inizio la pista era molto scivolosa, ma nel corso del weekend l’aderenza è migliorata. E’ sempre bello andare in posti nuovi e credo che il Messico sia stato fantastico», commenta Raikkonen, che non è sembrato troppo interessato alla particolarità del passaggio all'interno dello stadio, spettacolare caratteristica dei 4.300 metri - è una delle piste più brevi del mondiale - di Città del Messico: «Non credo che i piloti ci facciano molto caso. E’ ovvio che l’ingresso dello stadio si nota, trovi curve molto strette e sai già che ci sarà molto pubblico».
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