Formula 1 Messico, Hamilton: "Mai mollato, non inizierò ora"

Un anno fa dovette seguire Rosberg per tutta la gara, oggi Lewis deve obbligatoriamente vincere e sperare negli eventi per accorciare le distanze in classifica

Fabiano Polimeni

26.10.2016 09:22

Non è esattamente lo scenario più emozionante, ma concretamente potrebbe essere tra i più efficaci per arrivare al titolo. Nico Rosberg a Austin ha agguantato quella seconda posizione che gli è sufficiente da qui ad Abu Dhabi per diventare campione del mondo, agevolato da una VSC che ha deciso una possibile lotta con Daniel Ricciardo, altrimenti da risolvere in pista. Il Gran Premio del Messico è alle porte, lo scorso anno fu Nico a vincere, piccola soddisfazione a 7 giorni dal grave errore nel GP degli USA, che consegnò successo e titolo a Hamilton. Avrebbe voluto giocare con la strategia, allora, Lewis, per provare a contendere la vittoria, ma dal box si decide per una tattica speculare alla W06 numero 6.

Oggi Rosberg deve fare i calcoli giusti, quelli che suggeriscono prudenza nell'andare a un confronto diretto in pista con Hamilton, obbligato a vincere e sperare che arrivi un "cavaliere bianco" in soccorso, a impedire la doppietta, paradossalmente scenario negativo in queste battute finali di campionato. Per le caratteristiche del circuito di Città del Messico, l'impressione è che sarà più complesso di Austin trovare rivali molto competitivi e capaci di insidiare le Mercedes.

«L'obiettivo in Messico è di provare a vincere, come ho fatto a ogni gara. Ovviamente, essere in lotta per il campionato a fine anno è fantastico e mi emoziona, ma l'approccio è quello di rendere le cose facili. Può accadere di tutto in un week end di gara, cose fuori dal tuo controllo, è meglio concentrarsi sul lavoro che si ha a portata di mano», ripete Nico, che può giocare di rimessa, attendere gli eventi e guardare lo sviluppo della corsa dalla seconda posizione, pronto ad affondare il colpo: una vittoria in Messico, con Hamilton ritirato, vorrebbe dire matematica certezza del titolo. «Essere sul podio lo scorso anno fu uno dei momenti migliori in carriera, spero di ripetermi e provare le stesse sensazioni».

L'inseguitore a 26 punti di distanza è tornato a vincere dopo un digiuno che durava da Hockenheim. Cinquanta vittorie in carriera, ancora tre fondamentali da aggiungere al carniere per sperare nel quarto mondiale: «Non sono stato mai uno che molla e non ho in programma di iniziare adesso: nel momento in cui molli hai perso. Ci sono ancora tanti punti disponibili e tutto è possibile», dice determinato Lewis.

Raikkonen: "Bella gara in Messico, pista scivolosa"

Pista corta e prestazioni condizionate dall'altitudine, asfalto atteso in forte evoluzione rispetto a quello saggiato un anno fa. Ha proprie peculiarità l'Hermanos Rodriguez: «Il Messico ha rappresentato un'esperienza grandiosa l'ultima volta in cui ci siamo stati. E' incredibile quanto fosse scivolosa la pista e con l'altitudine a dare così poco carico aerodinamico alla macchina. Sarà una grande sfida, pur con una gara frustrante un anno fa, mi divertii parecchio. Non vedo l'ora di provarci ancora e andare, spero, meglio questa volta».

Sterzi a parte: Così la F1 è più pallosa degli scacchi subacquei 


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi