F1 Messico, analisi qualifiche: la Ferrari si scioglie al sole

Pur soffrendo le temperature, restano molte possibilità (negative e positive) per la gara: fattore "chiave" la partenza sulle soft

Maurizio Voltini

29.10.2016 23:08

Al momento in cui scriviamo è davvero difficile interpretare in modo "definitivo" le qualifiche messicane della Ferrari. Dare fondo alle "leggi auree" delle gare - tipo "la gara è domani" oppure "nelle qualifiche non si prendono punti" per finire con il sempre più gettonato "quel che conta è il passo gara" - rischia solo di risultare banale e ripetitivo. Eppure trarre delle conclusioni in senso positivo o negativo, relativamente al 6° tempo di Kimi Raikkonen e al 7° di Sebastian Vettel, rischia in entrambi i casi di essere sbugiardato a breve. Spieghiamoci meglio, come doveroso.

Allora, che in queste qualifiche la Ferrari sia stata sottotono rispetto a quanto visto in altre occasioni e ancor di più rispetto alle prove libere, è inconfutabile. Così come le Rosse sono state favorite dalle basse temperature ieri, oggi sono state sfavorite dal clima ben più sereno. La "dipendenza" della SF16-H dalle temperature ambientali la analizziamo meglio qui. Ricordiamo però che secondo alcune previsioni meteo, le temperature dovrebbero tornare ad abbassarsi domenica - e allora si potrebbe pure essere ottimisti per la gara - ma in realtà non tutti i meteorologi concordano.

Tuttavia questo climatico non è l'unico fattore da considerare: stavolta le Ferrari sono riuscite a superare le Q2 con le gomme soft anziché supersoft, e ciò potrebbe fare davvero la differenza, visto che con le soft "gialle" sia Kimi che Seb non si sono trovati male, mentre la mescola più morbida ha dato difficoltà di degrado termico, quel "mezzo giro" di sfasamento che ti impedisce di sfruttarle subito al primo giro utile perché non "a regime", ma te le fa ritrovare "andate" alla fine di quello successivo. E poiché per la gara- pur se nessuno ha certezze sul comportamento delle mescole - le supersoft sembrano comunque troppo poco durevoli, mentre le medium potrebbero dare problemi di graining se le temperature fossero basse, ecco che partire con le soft (come faranno anche le Mercedes) sembra la situazione strategicamente più favorevole. Per poi adattarsi in "corso d'opera" secondo quanto accadrà in gara e del comportamento che mostreranno realmente le Pirelli.

Piuttosto, resta l'incognita ancora da chiarire sul propulsore di Raikkonen, che in qualifica ha lamentato una mancanza di potenza che i tecnici gli hanno subito spiegato con "problemi di motore" senza ulteriori precisazioni. In seguito si è sentito parlare anche di malfunzionamento alla frizione: speriamo che il finlandese non venga colpito anche stavolta dalla necessità di sostituire dei componenti con relativa penalizzazione in griglia. E verifiche saranno condotte anche sulla numero 5 di Seb, che anche lui ha un certo timore di poter essere sanzionato per aver bloccato Hamilton in qualifica.

Problemi che non hanno certo colpito la Force India: Sergio Perez ha mancato solo per pochi millesimi l'accesso alla Q3 mentre Nico Hulkenberg conferma le sue capacità precedendo entrambi i ferraristi al 5° posto, per 5 centesimi, peraltro a soli 2 decimi da Ricciardo. Ottime possibilità dunque in gara nella sfida che prosegue contro la Williams, sempre della partita con Valtteri Bottas 8° e Felipe Massa 9°, ma con la Force India che può contare sulla miglior posizione di Nico e sulla possibilità di variare strategia gommistica con Sergio.

Parlando anche dei primi, per questa volta in seconda battuta, se Lewis Hamilton è sembrato spadroneggiare - e fin qui non è nemmeno una novità - Nico Rosberg è parso a lungo un po' perso e in balia di una monoposto poco attaccata a terra. Però è anche vero che al momento in cui serviva, nell'ultimo stint in Q3 quando era ancora dietro alle Red Bull, è tornato ad agguantare la prima fila per 1 decimo su chi poteva ostacolarlo nella lotta di campionato contro il compagno-rivale. Non siamo talmente complottisti da pensare che sia tutta pretattica, ma l'impressione che il tedesco abbia forse ancora qualche carta da giocare, e se la sia tenuta nella manica, è vivida.

Poco da aggiungere rispetto a quanto già detto sulle Red Bull, tornate sui livelli consueti non appena le temperature sono diventate più miti e hanno reimpostato l'assetto aerodinamico a favore di una maggiore deportanza rispetto a ieri. Da segnalare che Max Verstappen è andato un poco più forte in Q2 e quindi ha del margine, ma Daniel Ricciardo è vicino. E che partendo con la mescola più morbida, nei giri iniziali potrebbero dare qualche fastidio in più ai piloti Mercedes, nella loro disfida per il titolo oltre che per la vittoria parziale. Restano però i limiti motoristici su una pista che presenta tre allunghi sensibili e soprattutto il calo di cavalli dovuto all'altitudine, con relative maggiori difficoltà di sorpasso.

Ancora una volta una citazione di merito va a Carlos Sainz e alla Toro Rosso: nonostante il motore che non è "allo stato dell'arte" li ritroviamo ancora una volta in top ten, con Daniil Kvyat fermato subito in Q1 solo per un problema tecnico. Torna alla memoria la stupenda gara contro Alonso e Massa in Usa, e manco a farlo apposta Fernando non è lontano, appena una posizione indietro dopo essere stato escluso dalle Q3 dallo stesso Sainz per 113 ms. La McLaren potrà ragionevolmente puntare ai punti (passate il gioco di parole) grazie anche a Jenson Button appena una fila dietro.

Da seguire con interesse pure la gara di Kevin Magnussen, Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein, se non altro per vedere se confermeranno quanto di buono mostrato in qualifica, mentre fra chi segue a poter alimentare delle speranze sono solo Daniil Kvyat (a patto che risolvano il suo problema) e Romain Grosjean, che non era riuscito a passare le Q1 solo perché ostacolato da un testacoda proprio del suo compagno in Haas, Esteban Gutierrez. Vedremo inoltre se la Renault sarà in grado di garantire la partenza a Jolyon Palmer dopo la crepa trovata nelle scocca della sua monoposto.

GP del Messico, la griglia di partenza


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