Formula 1, Sainz: "Le penalità? Una lotteria"

Formula 1, Sainz: "Le penalità? Una lotteria"© sutton-images.com

Il pilota spagnolo ribadisce la necessità di un collegio permanente di commissari per assicurare valutazioni costanti su episodi di gara simili

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04.11.2016 09:31

E' stato il gran premio degli episodi da moviola, l'appuntamento in Messico. Dal taglio di curva 1 in partenza di Hamilton alla bagarre tra Vettel e Verstappen e tra Seb e Ricciardo, che hanno caratterizzato il finale di gara. Eco minore ha avuto la penalizzazione inflitta a Carlos Sainz, ritenuto colpevole di aver accompagnato verso l'esterno, in uscita da curva 3, Fernando Alonso, costretto sull'erba nelle fasi concitate del primo giro. 

Proprio il pilota della Toro Rosso torna sui fatti di Città del Messico per invocare uniformità di giudizio, necessità che fa il paio con un'altra a lungo richiesta: la presenza di una "formazione" di commissari permanente a ogni gran premio e non una composizione variabile del collegio, con membri nominati di volta in volta - come prescrive il regolamento sportivo, art 15.1 e 15.2 - dalla Federazione e dall'autorità sportiva nazionale. «La Formula 1 ha bisogno di capire se guardare al singolo incidente o definire una regola di giudizio fissa. Oggi è difficile sapere cosa ti accadrà se farai una determinata manovra un po' al limite. E' come una lotteria, ricevere una penalità o meno», ha commentato Sainz.

«Ho sentito che in Messico ci sono state situazioni simili al mio incidente con Fernando e non sono state inflitte penalità. Noi piloti dobbiamo poter correre con un'idea molto chiara in testa, quando cerchiamo il sorpasso e quando andiamo dai commissari dobbiamo sapere cosa pensano di queste regole.

Su Vettel e Ricciardo i commissari hanno toppato

Da sempre dico che dovremmo avere un gruppo di commissari fisso di gara in gara. E' comprensbile, in quanto esseri umani ci saranno sempre opinioni diverse, così a ogni gara. Al momento non sappiamo mai cosa attenderci su una manovra o dopo un incidente. Dopo aver visto Fernando sull'erba in Messico, penseranno che è stata un'ottima mossa o mi penalizzeranno? Con dei commissari permanenti per tutto l'anno probabilmente i criteri di giudizio sarebbero molto più vicini a ogni week end, forse non sempre gli stessi, ma molto più ravvicinati».

No alla F1 in mano agli arbitri


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