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Il campione in carica vince sotto la pioggia di Interlagos davanti al leader della classifica Rosberg: il mondiale si decide ad Abu Dhabi
Francesco Colla
13 nov 2016 (Aggiornato alle 21:47)
“I’m hunting, i’m hunting!” esclama il cacciatore Lewis Hamilton sul podio fradicio di Interlagos. Pole ieri e prima vittoria in Brasile oggi, dopo una gara pazza e interminabile, caratterizzata da bandiere rosse e safety car a ripetizione. Ma davanti c’era sempre lui, Lewis. “Vado avanti e ad Abu Dhabi darò tutto quello che ho – continua il pilota Mercedes – Ora voglio godermi il momento. Vincere qui è stato il mio sogno fin da quando crescevo guardando Ayrton”.
Lewis è in caccia però la preda, Nico Rosberg, lo segue passo passo, invece di fuggire. Grazie al secondo posto di oggi al tedesco sarà sufficiente calcare il terzo gradino del podio arabo per laurearsi campione, grazie a un vantaggio di 12 punti in classifica. Ammesso che il britannico vinca. Ma lasciamo godere a Hamilton l’ennesimo successo, finalmente conquistato a casa del suo idolo: “Là davanti mi stavo congelando – scherza - La metto tra le vittorie più semplici della mia carriera perché non ho avuto nessun problema in gara con la macchina e per me è andata abbastanza liscia nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori".
Mentre alle sue spalle si alternavano noia e colpi di scena, Hamilton ha gestito la vittoria e chiude ringraziando la squadra: "Quando piove è sempre una buona giornata per me, ma oggi è stato tutto particolarmente difficile per tutti: ringrazio il mio team perché stiamo facendo la storia e io sono particolarmente fiero di tutto questo”. Come dargli torto.
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