Ogni campione più amato del Circus si è meritato un soprannome, tra leoni, gorilla, orsi, ma anche ratti e farfalle

Da Britney al Gorilla: i soprannomi dei piloti di F1

Tutti sanno chi è il Kaiser. Michael Schumacher: forte di sette titoli mondiali in carriera il campione tedesco meritò l'elezione a imperatore della Formula 1. Ma forse non tutti sanno che un'altra sfortunata leggenda del Circus, Ayrton Senna, era chiamato dai famigliari col nomignolo Beco. Oppure che nella lunga storia del mondiale ci sono stati leoni, orsi, gorilla, ratti, farfalle e tanti altri animali. Vediamo insieme alcuni dei "nickname" affibbiati ai grandi della F1. 

A partire dall'attuale campione del mondo, ormai ritirato, Nico Rosberg. Figlio d'arte, nonché indubbiamente un bel ragazzo, agli esordi venne affettuosamente (?) soprannominato Britney dall'allora compagno di squadra Webber, per la sua somiglianza con la popstar Britney Spears. Ma per sua fortuna il nomignolo non ha attecchito. 



 

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E proprio Mark Webber, rude australiano capace di vincere il titolo 2015 nel Mondiale Endurance con Porsche, ha meritato l'appellativo di Aussie Grit. Ossia "El Grinta australiano". Che non si spaventa nemmeno di fronte a un brindisi nello stivaletto sudato di Daniel Ricciardo.  



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Daniel Ricciardo alias The smiling killer, per il suo perenne sorriso che nasconde una tenacia spettacolare in pista, ma anche The Honey Badger, ossia tasso del miele. Nomignolo affibbiatogli dal suo primo allenatore, Stuart Smith. Questo particolare mammifero è tanto tenero all'apparenza quanto aggressivo in caso di pericolo. 



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Per quanto riguarda le razze animali, la F1 è da sempre un grande zoo. Chi non ricorda il compianto Vittorio Brambilla, also know as The Monza Gorilla? Nato in Brianza, l'ex pilota Alfa Romeo meritò il titolo di "primate" per il fisico da lottatore e la forza della stretta di mano, leggendaria in tutto il paddock. 



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Altro nomignolo animalesco e non certo affettuoso, quello che si guadagnò Niki Lauda fin dall'inizio della carriera. Topo o ratto che dir si voglia, sempre di roditori dai grandi denti si parla. 



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Dal punto di vista dell'appeal madre natura era stata ben più benevola con uno dei grandi avversari di Lauda, James Hunt. Il campione del mondo 1976, sregolato genio la cui regola era "sex, the breakfast of champions", per la sua irruenza venne soprannominato Th Shunt. Lo schianto. 



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Altro pilota celebre per le sue acrobazie, ricordanto con enorme affetto e altrettanta tristezza dagli appassionati di tutto il mondo fu Gilles Villeneuve. L'Aviatore canadese che alla sua prima stagione in Ferrari collezionò sei ritiri su 16 gran premi. 



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Altrettanto compianto fu Andrea De Cesaris, chiamato dalla stampa britannica De Crasheris: in 15 stagioni collezionò ben più ritiri che arrivi al traguardo. 



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Torniamo a parlare di animali. Per il suo temperamento indomito Nigell Mansell venne omaggiato del titolo di Leone inglese. Il campione del mondo 1992 sarebbe probabilmente stato altrettanto temibile su un ring quanto in pista. 



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Dal Leone inglese all'Orso neozelandese. Denny Hulme, campione del mondo 1967, veniva chiamato l'orso non tanto perché fosse un gigante ma per il suo carattere piuttosto burbero.  



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Ben più gentile e adatto alla corporatura sottile e al temperamento da gentleman, il soprannome che la stampa diede a Mike Hawthorn, alias Le Papillon. Non perché volteggiasse come una farfalla ma per il vezzo, ai tempi delle corse in moto, di gareggiare con camicia e farfallino indossati sotto la giacca di pelle. Altri tempi...



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Altro gentiluomo vero fu Nino Farina. Il primo campione della Formula 1 nacqua a Torino da famiglia agiata. Il padre era infatti il fondatore degli "Stabilimenti Farina", una delle più antiche ed importanti carrozzerie automobilistiche dell'epoca. E Giuseppe, per gli amici Nino, visse da par suo, alimentando le cronache mondane dei tempi. E meritandosi l'appellativo de Il gentiluomo di Torino. Altri tempi bis...



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Da Torino a Monte Carlo rimanendo in tema di veri gentleman. Graham Hill, prima che padre di Damon  due volte campione del mondo, era famoso per i suoi baffetti e per la sua imbattibilità nel principato. Tanto da essere ribattezzato Mr Monaco. 



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Cambiamo epoca e passiamo al Professore. Alain Prost, grande avversario del Beco Senna e quattro volte campione del mondo. Anche grazie al suo approccio cerebrale alle gare e alla sua incomparabile visione strategica. 



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Chiudiamo quella che potrebbe essere una lista infinita con uno dei più amati piloti in attività, Kimi Raikkonen. Detto Iceman. E nonostante la moglie Minttu assicuri che nella vita privata sia un giocherellone, in pista e nei paddock il finnico è a dir poco.. glaciale.

Ogni campione più amato del Circus si è meritato un soprannome, tra leoni, gorilla, orsi, ma anche ratti e farfalle