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Red Bull RB13: solo un "buco sul muso"

La monoposto di Newey per la Formula 1 2017 non mostra soluzioni ardite, se non per la presa d'aria posta esattamente in punta

Red Bull RB13: solo un "buco sul muso"

Maurizio VoltiniMaurizio Voltini

26 feb 2017 (Aggiornato il 27 feb 2017 alle 11:01)

C'è stata molta attesa per il lancio online della nuova Red Bull RB13, che molto "cabalisticamente" è stato effettuato alle ore 13,13 di Barcellona (e quindi anche in Italia) dove il team è già pronto per i test di domani. Al di là della superstizione, naturalmente c'è sempre molta curiosità su quanto possa scaturire dalla matita di Adrian Newey, specialmente quando sembra essere ispirato, come pare sia stato in virtù dei nuovi regolamenti F1 2017 che offrono nuovi spunti aerodinamici (peraltro da lui stesso ispirati alla Fia…). 

Tuttavia gli appassionati più sensibili alle innovazioni tecniche potrebbero essere rimasti un po' delusi: dalle prime immagini - un breve video dal montaggio piuttosto incalzante - l'unico elemento che fa un po' scalpore è giusto il musetto, che in corrispondenza della punta presenta un bel foro. Potrebbe trattarsi della presa d'ingresso dell'S-duct, mentre sembra improbabile serva ad arieggiare l'abitacolo. 

Per il resto non si colgono differenze rilevanti anche rispetto alla monoposto del 2016, se non per la pinna sul cofano ormai generalizzata e per la zona anteriore della scocca particolarmente rialzata, indice di come si sia cercato di favorire i flussi inferiori e probabilmente sia stato creato più spazio per gli elementi idraulici della sospensione, strada peraltro già seguita con la precedente monoposto.

Per quanto visibile finora, le fiancate e i deviatori non sono particolarmente dissimili di quelli della precedente RB12 (salvo un piccolo "taglio" sul bordo del fondo) e neppure i bargeboard sono stati particolarmente sviluppati, al contrario di quanto visto per esempio su Ferrari SF70H e McLaren MCL32. In questo caso mancano anche le alette davanti all'ala posteriore come invece viste su Ferrari e Mercedes

Più interessante potrebbe essere la zona posteriore "bassa", volutamente lasciata in ombra. Apparentemente si è lasciato più spazio per il passaggio dell'aria, frutto di un retrotreno ancor più rastremato che in precedenza, ma non si riesce a cogliere altro relativamente al diffusore. In ogni caso, trattandosi di immagini "da studio", è ovviamente più che probabile vi siano diverse differenze sulla monoposto che debutterà effettivamente a Barcellona nei test prestagionali che prendono il via domani. In cui vedremo se anche il motore Tag Heuer sarà all'altezza delle aspettative e soprattutto di quel parametro che è stato inserito nella scheda tecnica ufficiale della RB13: 900 cv di potenza massima

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