Formula 1, Wolff: "In Australia per confermarci i migliori"

Formula 1, Wolff: "In Australia per confermarci i migliori"© sutton-images.com

Da Melbourne parte la gara Mercedes per confermarsi campioni. "Rispettiamo gli avversari. Se non saremo i più veloci lavoreremo per tornare a esserlo"

Fabiano Polimeni

20.03.2017 14:36

Si parte dai numeri, alla vigilia del Gran Premio d'Australia. I numeri del dominio Mercedes per ricordare la portata dell'impresa compiuta a Brackley e Brixworth negli ultimi 3 anni. Sono la giustificazione del perché, a pochi giorni dal via del campionato a Melbourne, vadano considerati i favoriti. Sessantaquattro vittorie e 73 pole in 148 gran premi, 36 doppiette. In Australia, su 7 gran premi disputati, tre pole, 5 prime file, 3 vittorie e 5 podi.

Non titoli honoris causa ma concreti esami passati a pieni voti. Il 2017 apre nuovi scenari e sfide, Toto Wolff non sottovaluta la portata: «Prendiamo ognuno dei nostri avversari seriamente e rispettiamo le capacità di ciascuno nel trovare la "pallottola d'argento". Sono pieni di gente molto intelligente, i migliori al mondo nei rispettivi campi. Noi abbiamo svolto il miglior lavoro possibile in inverno e se non saremo i più veloci a Melbourne, si tratterà di scoprire perché e quel che serve per tornare al vertice.

E' una sfida che affronteremo con grande motivazione ed energia. Gli ostacoli possono offrire occasioni a lungo termine, perché sei obbligato a migliorarti costantemente». Confermare il successo a cavallo di due ere, sapersi adattare al cambiamento mantenendo la leadership. «Da quel che abbiamo visto a Barcellona i margini davanti si sono ristretti. Vedremo come si svilupperanno le cose a Melbourne, perché non sappiamo ancora i carichi di benzina, i pesi, i parametri di potenza usati dalle altre macchine. Come dice il vecchio adagio, quando si abbassa la bandiera finiscono le caz**te».

Finiranno le parole vane necessarie ad accompagnare un inverno ricco di indicazioni, quanto veritiere sarà Melbourne, ancor più Shanghai e Sakhir a seguire, a dirlo.

«E' l'alba di una nuova era, per più ragioni. E' la prima volta che la Formula 1 ha cambiato regole per rendere le macchine più veloci. Abbiamo anche una nuova struttura manageriale che ci osserva. Nel nostro team, poi, abbiamo registrato alcune variazioni di personale importanti durante l'inverno. Sono stati mesi ricchi di impegni, non c'è dubbio, al tempo stesso estremamente emozionanti», continua Wolff. Fuori Lowe, dentro Allison. Fuori Rosberg, dentro Bottas. Dinanzi al finlandese si presenta una sfida difficilissima, dalla quale dice non aver nulla da perdere, a eccezione del sedile aggiungiamo noi.

«Lewis e Valtteri sono in un posto fantastico. Hanno un rapporto di rispetto e amicizia da quel che ho osservato nei briefing. E' un momento eccitante per loro, poiché le nuove monoposto rappresentano una vera sfida sul piano fisico».

Da venerdì inizieremo a capire se la "cura" in Mercedes è quella giusta e gli effetti quelli sperati, perché, per dirla con le parole di Toto Wolff: «Siamo stati vincenti negli ultimi 3 anni con regole stabili, ma nessuna squadra ha mai conservato il successo nel passaggio a un cambiamento regolamentare così grande in passato. Per certi versi è quel che ci ha ordinato il dottore: avere una sfida di tale portata è un bene  per il team».

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