Indietro e in difficoltà, non per questo in "vacanza" a Melbourne. Il box McLaren al Gran Premio d'Australia sarà un cantiere aperto, al lavoro per cercare affidabilità dalla power unit Honda e scoprire la MCL32: «Abbiamo punti interrogativi su quale sia esattamente la nostra situazione, non siamo stati in grado di spingere la macchina neanche vicino al limite. Abbiamo avuto sempre problemi, vedremo se riusciremo a spingere di più, la strada è molto lunga e c'è tanto lavoro da fare.
Il team ha lavorato molto nelle ultime settimane per migliorare la situazione e arrivare un po' più preparato qui. Ma in Formula 1 non si fanno miracoli in due settimane, per cui mi aspetto un week end difficile».
La stoccata a Honda, diretta, non è mancata, quando in conferenza stampa è stato chiesto ai piloti cosa chiederebbero alla nuova proprietà Liberty Media: «Motori uguali per tutti...». Un Alonso determinato, che non accetta di rinviare i miglioramenti a tempo indefinito, a metà stagione o oltre. Serve progredire e da subito, in gara poi tutto può accadere: «Non escludo nulla, non siamo qui per aspettare quattro, sei o otto gare per migliorare: dobbiamo migliorare da domani. E se non sarà domani dovremo riuscirci sabato. E se sabato non ci qualificheremo bene, dovremo migliorare domenica.
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Questa è la Formula 1, non una partita di beneficenza nella quale divertirci. Dobbiamo competere, battere gli avversari ed essere i migliori». Nell'attesa che si realizzi la competitività McLaren, resta un'affidabilità da conquistare, insieme al traguardo domenica e attendere gli eventi: «Possono arrivare dei ritiri e serve approcciare il weekend con la predisposizione mentale di trarre informazioni ed elementi positivi. Siamo fiduciosi potremo spingere un po' di più e cercare il limite».
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