Formula 1 Cina, Verstappen: "Gap elevato", Ricciardo: "Manca carico"

C'è la power unit Renault a frenare la corsa Red Bull, ma non solo. Il Gran Premio di Cina rappresenterà una cartina di tornasole più fedele sulle prestazioni della RB13, sicuramente penalizzata da una power unit non ancora sullo stesso piano di Ferrari e Mercedes, che costringe a scelte di compromesso sull'assetto, ma bisognosa al tempo stesso di progressi, sul fronte aerodinamico in particolare. Max Verstappen e Daniel Ricciardo si sono pronunciati sulle difficoltà registrate daopo il primo gran premio ed è lapalissiano il: «Dobbiamo migliorare, al momento è così» di Max. Tanto Kimi-style.

«Stiamo lavorando sodo per portare aggiornamenti in questo week end che ci possano consentire di colmare il divario con i primi due team, al momento è piuttosto grande. Non so se saremo più vicini, lo scopriremo. E’ difficile dire quanto ci vorrà per chiudere il gap, sono fiducioso potremo colmarlo nelle prossime gare. Ridurlo a meno di un secondo, poi vedremo quando avremo gli aggiornamenti sul motore». Se è vero che i 28" accusati da Verstappen sotto la bandiera a Melbourne equivalgono grossomodo a 5 decimi al giro se spalmati sull'intera gara, vanno considerate le circostanze del gran premio nelle battute finali, che hanno inciso e, probabilmente, contenuto il distacco da Vettel.

Un'area, motore a parte, sulla quale intervenire è il bilanciamento della monoposto, a Shanghai sarà «difficile perché devi avere una macchina efficiente sui rettilinei e compensare l’assenza di potenza», continua Verstappen. Al di là delle prestazioni Red Bull, si è pronunciato sull'utilità per la Formula 1 di assecondare le richieste dei tifosi, dopo che nei mesi scorsi Villeneuve si era espresso in senso negativo a tal proposito. Inevitabilmente riporta l'attenzione sul fattore emozionale, rilanciando quanto già detto in settimana: «E’ sempre positivo ascoltare i fan e opinioni diverse.

Una cosa che mi manca è il rumore dei motori. Da ragazzino stavo vicino alla pista ed era qualcosa di magico anche quando non andavano a 350 all’ora. Adesso andiamo veloce ma non si percepisce, rispetto a tanti anni fa. Sull’azione, sarebbe bello avere più sorpassi. Non mi importa così tanto la velocità in confronto al motore, dal punto di osservazione dei tifosi, il rumore fa una differenza maggiore rispetto a una velocità superiore di 2-3 secondi».

Ancor più nel dettaglio è sceso Daniel Ricciardo, nell'esaminare le carenze della Red Bull RB13. «Al momento non abbiamo abbastanza aderenza al posteriore, fondamentalmente ci manca carico aerodinamico. Obiettivamente non so se si tratta di un'assenza o se non abbiamo preparato l'assetto nel modo giusto. Sento che non esprimiamo il massimo della deportanza. A Melbourne sembrava che Mercedes e Ferrari avessero più grip al retrotreno, quindi può darsi che non siamo ai loro livelli, punto».

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Sperimenteranno per trovare il miglior equilibrio, chiama in causa l'altezza da terra, elemento cruciale della prestazione Red Bull con l'assetto rake, il marcato dislivello tra altezza al T-Tray e al diffusore. L'asfalto regolare di Shanghai dovrebbe fornire risposte chiare e permettere configurazioni più o meno estreme. «Per quanto mi riguarda (e probabilmente lo stesso è per Max) sento che non riusciamo a essere aggressivi in curva quanto Ferrari e Mercedes, che sembrano maggiormente piantate al posteriore. Anche alle alte velocità non riusciamo ad avvicinarli. Nei test c'era un cameracar del miglior giro di Kimi, in curva 3 a Barcellona, dal quale passava in pieno senza nemmeno utilizzare tutta la pista. E' un'area sulla quale dovremo migliorare».

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