Formula 1 Cina, Alonso e quei "giri incredibili"

Formula 1 Cina, Alonso e quei "giri incredibili"© sutton-images.com
Altro ritiro nel Gran Premio di Cina, per il cedimento del semiasse. Una gara di nuovo in zona punti e i meriti sono tutti del pilota spagnolo

Fabiano Polimeni

10.04.2017 12:32

Cinque posizioni guadagnate al primo giro. Sesto al settimo. Con il materiale tecnico a disposizione di Fernando Alonso nel Gran Premio di Cina lo spagnolo ha fatto nuovamente la differenza finché la MCL32 ha retto. Due ritiri in due gare, mentre si trovava in posizioni inattese, in zona punti, prima che la rottura di un semiasse al giro 33 lo obbligasse a parcheggiare. Dopo la qualifica "animale", il concetto che sottolinea Fernando - e destinato a essere il leit motiv della sua stagione - è: io do il massimo, mai stato così forte, ma non ho il mezzo per stare davanti. "Marketing" migliore per proporsi in prospettiva 2018 non potrebbe esserci. 

«Siamo partiti dalla 13ma posizione e dopo pochi giri eravamo sesti. E’ stata una gran sorpresa, dovuta a giri incredibili. Speravo che quelle condizioni difficili continuassero, perché c’erano macchine che si giravano ovunque e, come detto sabato, abbiamo massimizzato quelle che erano le nostre possibilità, guadagnando posizioni “gratis” in certi momenti», l’analisi di Alonso. Giri incredibili, è il cuore del Fernando-pensiero. Perché quei giri non arrivano certo da soli, né per le doti tecniche della McLaren-Honda. E la misura di quanto ci metta del suo, Alonso, arriva dal confronto con Stoffel Vandoorne (ritirato per problemi di pressione carburante), bilanciato in parte dalla diversa esperienza.

«Abbiamo dimostrato ancora una volta quanto siamo affamati di un buon risultato, ma purtroppo non siamo ancora forti abbastanza per finire le gare. L’assenza di test in inverno comporta il pagamento di un prezzo alto adesso, siamo fiduciosi di poter migliorare in fretta». McLaren che ha introdotto la T-Wing a Shanghai, pista sulla quale preannunciavano tutta la debolezza del pacchetto macchina-power unit. Tra condizioni meteo e un Alonso a metterci del suo, in qualifica è andata meno peggio del previsto e anche in gara il risultato era destinato a essere ampiamente oltre le aspettative.

«Credo avremmo potuto lottare con Perez e Magnussen per un finale a punti. Avremmo potuto ottenere uno o due punti, come in Australia in modo incredibile, perché stare davanti a Bottas e vedere che non riusciva a passare per due o tre giri è stata una delle cose più surreali che mi siano mai capitate», sottolinea Fernando, che già via radio - con malizia? - chiedeva al box: “Bottas ha qualche danno alla macchina?”.

Nel mirino: Il trenino ha fatto perdere il treno a Vettel

«Era 300 metri dietro e mi ha passato sul rettilineo ma sono riuscito in qualche modo a stare con lui nel giro successivo». Chi, nonostante tutto, riesce a intravedere barlumi di speranza e positività, è Yusuke Hasegawa: «Nonostante il risultato, credo possiamo portarci dietro diversi aspetti positivi dal week end. Lasciamo Shanghai con alcuni progressi compiuti sull’affidabilità della power unit dopo due gare»

L'analisi del GP: vincono Hamilton e il campionato


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi