Formula 1 Bahrain, analisi sabato: Bottas è l'incognita per la gara

Vedremo se la lotta tra i piloti Mercedes avvantaggerà Vettel, il cui distacco non è però "tombale": anche stavolta si preannuncia una gara "da vedere"

Maurizio Voltini

15.04.2017 20:41

Si è fatto sempre più sotto, e alla fine è riuscito a battere Lewis Hamilton proprio sul suo terreno di caccia, quella alla pole position: Valtteri Bottas non ha fatto errori, migliorando nel suo secondo tentativo in Q3 e ottenendo una brillante prima posizione di partenza precedendo di soli 23 millesimi il compagno di squadra. Che se ne è dovuto fare una ragione perché non è riuscito a migliorare rispetto al primo tentativo in Q3. 

Lo stesso del resto è capitato a Sebastian Vettel, per cui il distacco di 0"478 non va considerato come realistico o come "ritorno all'infausto passato" come qualcuno ha già cominciato a fare. Anche perché con queste condizioni climatiche tipiche di Sakhir, la gara sarà un'altra cosa, come analizziamo più compiutamente nel nostro "mirino". Da vedere piuttosto se la quinta piazza non risulterà moralmente deleteria per Kimi Raikkonen, che su questa pista ci ha sempre offerto belle prestazioni. Difficile valutare se abbia influito la perdita di pezzi in pista (si è staccato il monkey seat in Q1) e peraltro è per soli 22 ms che Daniel Ricciardo è riuscito a sopravanzarlo in seconda fila. 

L'australiano è stato tra i pochi riusciti a migliorare tra il primo e il secondo run in Q3 - forzare alla ricerca del crono "super" si è tradotto il più delle volte in errori e perdite di tempo - guadagnando un'ottima posizione al via quando invece stavolta Max Verstappen è rimasto a 9 decimi dal vertice e dunque partirà proprio nella casella dietro. Dopo i tre top team troviamo anche in questa occasione Nico Hulkenberg, e a completare la buona giornata Renault contribuisce stavolta anche Jolyon Palmer: per una volta senza problemi, è sempre stato piuttosto vicino al compagno e ha agguantato la top ten, pur se in Q3 è andato più piano che in Q2. 

Degne di nota anche le posizioni di Felipe Massa e Romain Grosjean, che testimoniano lo stato di forma delle rispettive squadre. Andando di conseguenza a considerare Lance Stroll, il canadese è comunque 12° senza infamia, appena dietro a Daniil Kvyat e davanti a Pascal Wehrlein, ottima posizione per il tedesco. Va detto che la Toro Rosso è stata poco fortunata, sia perché il russo ha mancato le Q3 per soli 24 ms, sia perché in Q1 Carlos Sainz si è ritrovato senza potenza. Una situazione che ne ha causate altre a cascata, perché le bandiere gialle uscite per lo stop dello spagnolo non hanno permesso a Sergio Perez e a Kevin Magnussen di completare il giro con cui avrebbero passato il turno. Un peccato per la Haas che avrebbe potuto avere un miglior risultato di squadra; un motivo che giustifica il fatto che Esteban Ocon (comunque bravo a finire 14°) sia davanti al compagno di squadra; ma anche una fortuna per Pascal Wehrlein e Fernando Alonso che sono così riusciti a salire in Q2 non solo per meriti propri. 

Peraltro lo spagnolo non è stato assistito fino in fondo dalla propria macchina: il motore l'ha abbandonato quasi subito, e anche se è riuscito a rientrare ai box dovrà sostituirlo per la gara (almeno ciò non comporterà penalizzazioni). Da parte sua, Stoffel Vandoorne è rimasto dietro giusto per 2 decimi e mezzo e comunque partirà davanti a Marcus Ericsson oltre ai già citati Perez e Magnussen. 

L'auspicio è che anche questa gara, che partirà alle 17 italiane di domenica sera, risulti aperta a prescindere dai problemi tecnici, e chissà in effetti che la sfida tra Bottas e Hamilton davanti non finisca per avvantaggiare Vettel. Sempre ricordando che né le Red Bull né Raikkonen possono essere considerati già da ora fuori della contesa. Più difficile possano rientrarvi gli immediati inseguitori, ma le premesse per assistere a una bella competizione anche tra Renault, Williams, Haas e magari anche Toro Rosso, ci sono tutte. 


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