F1 Montecarlo: il toboga cittadino più mondano

F1 Montecarlo: il toboga cittadino più mondano
Le caratteristiche del circuito nel Principato di Monaco, 3.337 metri tra i rail che non perdonano distrazioni (ammesse invece quando non si guida...)

Maurizio Voltini

24.05.2017 21:19

La sesta prova del Mondiale F1 2017 è una delle gare più mondane del campionato, perché è quella che si corre a Montecarlo. Ma al di là della particolare atmosfera che circonda questo evento non solo sportivo, anche il tracciato ha le sue specifiche particolarità. Sono infatti 3.337 metri di circuito ricavati giusto per l'occasione nelle strette e tortuose stradine del Principato, contornati per la quasi totalità da guard-rail o marciapiedi "cordolizzati". Una pista che non ammette distrazioni quando si guida (al contrario di quando non si è al volante) e richiede macchine ben piantate il più possibile sull'asfalto.

Dunque gli assetti vedono la massima ricerca del grip e della trazione da tutti i punti di vista, sia da quello "meccanico" (sospensioni e ripartizione dei pesi) si da quello aerodinamico. In questa sede si cerca la massima incidenza alare possibile senza stare troppo a sottilizzare, tanto non si va così forte da ottenere deportanze problematiche e non c'è una performance da salvaguardare in termini di pura velocità massima: qui si mette al massimo la settima marcia (delle otto disponibili) e per breve tempo. Tanto che non si dovrebbero superare i 300 orari.

Per i motivi anzidetti, i pneumatici non vengono particolarmente caricati rispetto invece a piste come Barcellona, e proprio per questo il degrado è limitatissimo e quindi si passa dalle mescole dure utilizzate in Spagna a quelle invece più morbide nella gamma Pirelli: ultrasoft, supersoft e soft. Dobbiamo però ricordare che quest'anno le mescole sono più durature a parità di "colorazione" e dunque è ancor più sicura un tattica a una sola sosta, quella obbligata dai regolamenti. Ma i margini saranno talmente più ampi rispetto all'anno scorso che non si esclude si possa giocare di "overcut" oltre che di "undercut", nella tempistica dei cambi ruota.

Rispetto alla scorsa edizione, il tracciato non ha subìto modifiche se non per il fatto di essere stato riasfaltato in diversi punti: nel rettilineo del via fino a 50 metri dopo la prima curva; tra le curve 4 e 8; dall'uscita del tunnel alla chicane (tratto in passato molto ondulato); quindi dalla curva 12 alla 14. Per il resto, sono stati rivisti i "bump" oltre i cordoli nella zona delle Piscine, oltre che migliorate e rinforzate varie protezioni e barriere. Ricordiamo infine che resta una sola zona di attivazione del DRS, vale a dire l'allungo del traguardo, dove si può aprire l'ala mobile praticamente già all'uscita dall'ultima curva; il detection point è invece poco dopo la chicane di curva 16.


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