F1 Singapore, Raikkonen: la partenza giusta nel gran premio sbagliato

Il finlandese tenta il colpaccio allo start cercando di passare Verstappen. Ne nasce una carambola che mette fine alla gara Ferrari dopo pochi metri. Rendendo sempre più erta la strada verso il titolo di Vettel

Francesco Colla

17.09.2017 15:26

Con la voce rotta Sebastian Vettel dice via radio al suo ingegnere di pista: “Ho perso la macchina, penso di avere grossi danni”. Il ferrarista ha appena sbattuto la sua SF70-H contro le barriere, perdendo il frontale. Ultimo effetto di una carambola in partenza che ha immediatamente posto una pietra tombale sulla gara di Vettel, Raikkonen e della Red Bull di Verstappen. E che getta pesanti ombre sulle speranze del tedesco di vincere il titolo. 

“Ferma la macchina, ferma la macchina” replica l’ing. Adami al tedesco. “Ma sei sicuro?”. “Sì”. Silenzio. “Mi spiace ragazzi. Mi spiace veramente”. La monoposto di Vettel viene rimossa dall’asfalto bagnato di Marina Bay, mentre i commissari di gara annunciano un’indagine sull’accaduto. 

Scattato dalla pole, Vettel ha iniziato a spostarsi verso il centro della pista, cercando di chiudere la porta alla Red Bull di Max Verstappen. Senonché Kimi Raikkonen, partito dalla quarta posizione alle spalle dell’olandese, stava contemporaneamente attaccando all’esterno. Le due Ferrari si chiudono a tenaglia sulla Red Bull: Verstappen non alza il piede, la RB13 e la SF70-H numero 7 si toccano, innescando un effetto a catena che travolge anche la monoposto di Vettel, la cui pancia sinistra viene colpita dall’anteriore destra di Raikkonen. Il tedesco dà l’illusione di poter proseguire ma è questione di metri. Entrambe le Ferrari sono costrette al ritiro.   

“Non ho molto da dire – sibila Vettel appena tornato nei paddock -. Credo di aver fatto una buona partenza, Max si stava avvicinando, così ho cercato di chiudergli un po’ la porta. Poi mi è arrivata una botta al fianco ed è finita lì. Ho visto dagli specchietti Verstappen e basta”. Riguardo la lotta per il titolo e al regalo non voluto nei confronti di Hamilton, Vettel si cuce la bocca. 

Poi anche Raikkonen dice la sua. Iceman oggi ha fatto la miglior partenza della sua stagione. Peccato che fosse il peggior momento ed abbia involontariamente causato un disastro per la Scuderia. I piloti hanno sempre il diritto e il dovere di provare a vincere. E di fare tutto il possibile per arrivare primi. Tuttavia in un momento così delicato per la Ferrari lascia piuttosto perplessi la repentina vitalità di Iceman. Che invece di buttarsi al centro per sopravanzare Ricciardo, sfida la sorte, propria e altrui, lanciando la moneta. 

“Sono stato colpito, avevo fatto una bella partenza, poi ho preso un colpo e non potevo farci nulla – ha commentato l’ultimo campione del mondo Ferrari -. Non so se Max mi abbia visto o meno. Sono cose che capitano, purtroppo abbiamo pagato un prezzo molto salato, è un peccato. Avevo fatto dei buoni primi 100 metri ma poi la mia gara è finita lì. Vediamo cosa diranno i commissari. Ma ormai non cambia più nulla”

Infine Max Verstappen. Al termine delle qualifiche Hamilton, terribilmente profetico, l'aveva detto: con Max là davanti può succedere di tutto. Il pilota Red Bull ha negato ogni responsabilità"Seb ha iniziato a stringermi ma io non potevo spostarmi. Sono finito in un sandwich, non potevo spostarmi da quella situazione. Le mie ruote anteriori erano già tra le loro gomme posteriori. Sono stato vittima incolpevole della situazione". Rincarando poi la dose, con scarsa eleganza, nei confronti di Vettel: "Non capisco Sebastian. E' in lotta per il mondiale ed avrebbe potuto perdere una o due posizioni, mentre adesso ha avuto un risultato disastroso. Io volevo lottare per la vittoria e lui sarebbe rimasto davanti a Lewis. Credo che abbia commesso un errore in ottica campionato, ma sono contento che ci siamo ritirati tutti e tre e non solo io".  Un "mal comune mezzo gaudio" francamente evitabile da parte di Verstappen, che prima di essere convocato dia commissari sottolinea: "Non credo sia stato un incidente di gara. Alla fine io ero semplicemente un passeggero ed ho subito un danno dalla manovra delle Ferrari"

Dopo aver esaminato i video e ascoltato i tre piloti convolti, gli stewards hanno successivamente deciso di archiviare l'episodio come un incidente di gara


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