Il contatto al via del GP di Singapore, che rimarrà come uno degli episodi chiave dell'intera stagione, non ha un colpevole. Gli stewards, tra cui il plurivincitore della 24 Ore di Le Mans Emanuele Pirro, hanno esaminato i video e ascoltato Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Max Verstappen. Sia i piloti Ferrari che l’olandese Red Bull erano “indagati” come possibili colpevoli della collisione ma tutti e tre sono stati assolti. 

“Il pilota della vettura numero 7 (Kimi Raikkonen, Ndr) ha fatto un’ottima partenza – si legge nel documento diffuso dalla Fia dopo la gara -, mettendosi in condizione di tentare il soprasso sulla vettura n. 33 (la RB13 di Verstappen, Ndr) sul lato sinistro. Nello stesso momento la vettura n. 5 (la SF70-H di Vettel, Ndr), partita più lentamente, si è portata sul lato sinistro della pista. Le vetture n.33 e n.7 sono entrate in contatto, causando una reazione a catena che ha coinvolto la n. 5 e la n.14 (la McLaren di Alonso, Ndr) alla curva successiva”. Nessuno dei tre piloti è stato dunque trovato colpevole né meritorio di essere sanzionato.