Formula 1, Bottas: nel 2018 velocità e costanza

Formula 1, Bottas: nel 2018 velocità e costanza© sutton-images.com
Un campionato altalenante nelle prestazioni, quello di Valtteri. Dal 2017, tante lezioni apprese e punti da migliorare per scrollarsi l'etichetta di buon secondo pilota

F.P.

16 novembre 2017

Un campionato corso al di sotto delle aspettative, le sue anzitututto. Valtteri Bottas ha vestito il ruolo della seconda guida, a fasi alterne più o meno convincente e veloce; ha supportato Hamilton quando gli è stato chiesto dal team – Barcellona, il momento più evidente – e vincere quando ne ha avuto la possibilità. E’ anche mancato in tanti, troppi frangenti, l’ultimo in Brasile, dove ha vanificato la pole position. Nell’insieme, ha sofferto soprattutto nella seconda metà del campionato, dal ritorno in pista in Belgio, in crisi nell'adattare il proprio stile di guida alla W08.

E’ destinato a chiudere il campionato dietro Vettel, troppo ampio il distacco di 22 punti per immaginare un realistico sorpasso. L’autocritica sul 2017 non fa sconti e Valtteri ammette come «questa stagione è stata un susseguirsi di alti e bassi. Ci sono stati momenti davvero buoni, la regolarità con la quale ho iniziato, poi il periodo positivo appena prima della pausa di agosto: quattro gare nelle quali ho ottenuto più punti di Sebastian e Lewis. Poi le prestazione sono crollate per diversi motivi».

Accanto a un campionissimo della statura di Hamilton è facile rimediare magre figure, apprendistato al top che ha fornito lezioni utili in prospettiva 2018: «Mi servirà maggior costanza. Dovrò esprimere maggior consistenza, essere un pilota più completo e comprendere meglio la macchina, assettarla meglio; tutte cose imparate quest’anno, perciò credo che mi sarà possibile migliorare», racconta a Racer.

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Va data una seconda opportunità a Bottas, chiamato a scollarsi di dosso il bollino di buon pilota e spalla per il mondiale Costruttori. «Quanto alle prestazioni, non posso essere troppo contento della stagione, perché mi ero posto l’obiettivo di essere in lotta per il campionato e vincerlo. Un obiettivo che ho mancato. E’ deludente.

Per un altro verso, tra gli aspetti positivi c’è l’enorme apprendimento e credo che il prossimo anno potrò essere un pilota decisamente migliore, più completo e veloce. E’ per questo che non vedo l’ora arrivi».

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