Formula 1, McLaren MCL33: evoluzione non rivoluzione

Formula 1, McLaren MCL33: evoluzione non rivoluzione© sutton-images.com

Peter Prodromou, responsabile dell'aerodinamica, anticipa le caratteristiche del progetto 2018, sviluppato conservando la filosofia della MCL32. Il lavoro è già sul pacchetto da introdurre al debutto in Australia

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Fabiano Polimeni

21.02.2018 14:45

Un'attesa mai così alta, nelle ultime tre stagioni, intorno alla McLaren. La presentazione della MCL33 arriverà con un quadro già piuttosto chiaro sulla filosofia progettuale scelta dagli altri big. Red Bull ha alzato i veli sulla RB14, giovedì toccherà a Mercedes e Ferrari. Le novità più rilevanti legate alla monoposto del team di Woking riguarderanno sicuramente la livrea, poiché dal progetto curato da Peter Prodromou dovremo attenderci un'evoluzione dei contenuti visti sulla MCL32. E' lo stesso responsabile dell'aerodinamica ad anticiparlo.

D'altronde, le caratteristiche del telaio e dell'aerodinamica del progetto 2017 costituivano i punti di forza di una McLaren rallentata dal deficit di prestazioni e affidabilità della power unit Honda. Il passaggio alla motorizzazione Renault ha richiesto un rapido adattamento a ingombri dell'unità R.E.18 diversi da Honda, per alloggiamento dei componenti diametralmente opposto tra parte anteriore e posteriore del propulsore.  «Abbiamo provato a sviluppare la monoposto come fatto negli ultimi tre anni, ovvero, nel segno di un'evoluzione. Credo che possiate attendervi qualcosa concettualmente molto simile per il lancio, poi in realtà abbiamo trascorso gli ultimi 2 o 3 mesi concentrandoci sull'aggiornamento della prima gara», racconta Prodromou.

Non solo le configurazioni delle ali, da sempre provvisorie sulle monoposto presentate a favore di obiettivo, ma interventi più sostanziali arriveranno a Melbourne. Parti nascoste alla vista, validate nei test, altre visibili. Delle presentazioni apprezzate finora, tra i potenziali migliori 5 team, senza dubbio ad aver segnato un cambiamento più evidente è stata Red Bull.

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Al netto della variabile power unit, Prodromou si aspetta di trovare le conferme di telaio e aerodinamica registrate a fine 2017 e, da lì, compiere i progressi necessari per trovarsi in partita, in Australia, a ridosso dei migliori tre team: «L'attenzione principale è stata e ancora è, nel provare a rendere disponibile un discreto aggiornamento aerodinamico e meccanico, iniziando nel migliore dei modi a Melbourne. Ci aspettiamo che la macchina sin dall'inizio si comporti in maniera piuttosto simile alle sensazioni che dava sul finire dell'anno scorso e dia prestazioni simili. Speriamo di aver compiuto un passo in avanti, poi proveremo a fare qualcosa di più rilevante per Melbourne».


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