Formula 1 Francia, Bottas: non è Mercedes la favorita

Formula 1 Francia, Bottas: non è Mercedes la favorita© sutton-images.com

Secondo in Canada, Valtteri supera l'handicap dettato dalla power unit vecchia e indica nello sviluppo della W09 la necessità fondamentale per rispondere a Ferrari e Red Bull

Fabiano Polimeni

18.06.2018 14:34

Il mondiale è tornato pressoché in perfetto equilibrio. Dal Gran Premio di Francia si riparte per un’estate rovente, che dirà molto sulle credenziali dei contendenti al titolo a restare in partita fino ad Abu Dhabi. Una sequenza di corse, fino a Budapest, diverse per caratteristiche dei circuiti e buone a confermare una tendenza o scrivere un capovolgimento di fronte. Che ha visto finora Mercedes subire più del necessario. In Canada avrebbe dovuto ruggire per tradizione, così non è stato, anche per un controllo qualità che ha ritardato l’introduzione della nuova power unit. Avrà inciso, certo. Ma non solo assenza di cavalli freschi dietro la sconfitta di Montreal.

Motori spremuti al massimo delle possibilità, niente calcoli particolari, l’assicurazione giunta dal team nell’analisi delle tattiche della corsa. Eppure, un Bottas mai diventato minaccia reale per Sebastian Vettel e proprio Valtteri puntualizza come non sia una questione da relegare al motore vecchio o nuovo, la competitività d'insieme della W09. «Non possiamo dare la colpa solo al motore vecchio, è anche la macchina che deve migliorare. Siamo andati in Canada sapendo che, in teoria, sarebbe stata una pista per noi favorevole. Siamo andati con il motore vecchio pensando ci fossero ottime possibilità di lottare per vincere, ma non è stato così e questo dimostra quanto sia difficile la corsa allo sviluppo in questa fase, dobbiamo continuare a progredire».

Il Paul Ricard riporterà in gioco le gomme Pirelli da 0,4 millimetri di battistrada in meno, con le quali si è trovata a proprio agio Mercedes - come Red Bull e tanti altri team, eccezion fatta per la Ferrari – nel GP di Spagna. Basterà per giocare in Francia da favoriti? «E’ un gran premio diverso, con gomme diverse ed è positivo l’arrivo del nuovo motore, che ci sarebbe servito in Canada per vincere la gara. Speriamo di avere altri aggiornamenti alla monoposto, perché ogni team sviluppa la macchina gara dopo gara e la competizione si sta facendo più dura. Senza dubbio non siamo noi i favoriti del Gran Premio di Francia, è un dato di fatto. Abbiamo visto come su piste dalle molte curve, come a Monaco, eravamo ben lontani dall’essere la macchina migliore, sicuramente dobbiamo lavorare in tutte le aree».


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