Binotto: "Ferrari SF90 un'evoluzione della SF71H"

Binotto: "Ferrari SF90 un'evoluzione della SF71H"

Il nuovo team manager della Scuderia Ferrari, racconta i concetti attorno ai quali è nata la monoposto 2019

Andrea Cordovani

15.02.2019 12:48

"Questa è un’evoluzione della monoposto 2018 e non una rivoluzione". Emozionato il giusto nella sua prima volta da team principal della Ferrari, Mattia Binotto spiega com’è nata la Ferrari SF90 quella che nella sigla richiama i 90 anni dalla fondazione della Scuderia.

"Il retro treno è molto rastremato grazie al lavoro effettuato sotto questa scossa rossa opaca. È stato fatto un gran lavoro anche a livello di power unit e componenti. A voi piace? A noi si". Poi parla dei due piloti che dovranno esaltare questa monoposto pronta a scendere in pista nei prossimi giorni. "Avere due piloti come Sebastian Vettel e Charles Leclerc è un sogno per noi. Migliori piloti per noi non esistono in F.1. Siamo orgogliosi di averli".

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Che cosa si prova ad essere team principal della Ferrari nel giorno della presentazione della Rossa e dopo 25 anni di onoratissimo servizio a Maranello è una sensazione che l’ingegnere di Selvapiana di Canossa spiega così: "Questa per me è una giornata speciale: sono emozionato e orgoglioso. Orgoglioso di portare avanti il sogno di Enzo Ferrari. Che cosa significa essereFerrari? È qualcosa di unico, un misto di passione, determinazione, appartenenza, coraggio, competizione, eccellenza; qualcosa che va oltre e che ha a che fare con la tradizione. Un dovere che si trasforma nella nostra missione".

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Una missione che adesso è davvero sulla rampa di lancio: "Ci rimangono ormai pochi giorni per completare il tutto e dobbiamo continuare a lavorare duramente". Anche in questo caso dovrà essere un’evoluzione del 2018, che è stata l’annata migliore nelle ultime dieci stagioni della Rossa nel Mondiale F.1. Sottolinea Binotto: "Nel 2018 non abbiamo vinto il titolo ma ci sono stati tanti aspetti positivi. La vittoria in Australia è stata bellissima, stesso dicasi per quella ottenuta da Vettel con un sorpasso eccezionale in Austria, una grandissima manovra da parte di Seb. E poi c’è stata la vittoria speciale di Silverstone. A Monza avevamo una buona macchina: non abbiamo vinto ma c’è stato il giro più veloce. Infine in Brasile abbiamo fatto il pin stop più veloce della storia: scendendo sotto ai 2”. Il team ha fatto un eccellente lavoro. E per quest’anno abbiamo tre parole chiave: efficienza, potenza e persone".

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