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Alfa, GP Belgio: manovra stupida di Verstappen

Vasseur critica la foga di Max in partenza, che condiziona la gara di Raikkonen. Giovinazzi corre in rimonta ma spreca tutto all'ultimo giro. Alfa Romeo a Monza per rifarsi dei punti persi

Alfa, GP Belgio: manovra stupida di Verstappen
© LAT Images

Avvio e finale del GP del Belgio affossano il risultato Alfa Romeo a Spa. Pronti, via e La Source di fatto toglie dai giochi Raikkonen. Quarantatré giri più tardi, a Pouhon si chiude la gara di un ottimo fin lì Antonio Giovinazzi, in odore di punti, sfumati dopo una gara corsa con un bel piglio.

Zero punti e dritti a Monza. “Nel giorno più triste, uno dei miei momenti più brutti. Una gara affrontata con grinta e coraggio, ma che avrebbe meritato un finale diverso e di questo chiedo scusa al team e ai tifosi.

Ora serve stare uniti a Monza per ottenere il miglior risultato possibile”, commenta Giovinazzi, che sottolinea anche la competitività della monoposto: La macchina è andata davvero forte, perciò è ancor più deludente non aver concluso la gara.

Leggi anche: Analisi gara: Ferrari rompe il tabù

La strategia era grandiosa (Stint lungo su gomma media, 29 giri, poi la morbida nel finale; ndr) e saremmo stati nei punti, per questo mi dispiace per la squadra ma sono le corse”.

VASSEUR CRITICA MAX

Riedizione del GP del Belgio 2016, invece, per Kimi Raikkonen. Incrocia la linea ancora con Max Verstappen, in partenza, in una manovra dell’olandese parecchio ottimistica e, sulla quale, Frederic Vasseur non ha mancato la critica: “Ha provato a passare due macchine alla prima curva, è da stupidi perché a Spa puoi sorpassare e hai spazio per fare qualcosa.

Non siamo a Budapest o Monaco. La macchina era completamente danneggiata, ci mancava metà del fondo”. Addio sogni di gloria a metà schieramento.

RAIKKONEN, MACCHINA COMPETITIVA

Eccesso di ottimismo da parte di Verstappen, per provare a rimediare a una cattiva partenza. Avrebbe potuto scegliere una traiettoria di maggior “sicurezza”, Raikkonen? Chiudere meno sul punto di corda, immaginando potenziali rischi? Facile, col senno di poi.

Nel mirino: Motorsport is dangerous

Kimi sul via e l’attacco di curva 1 ha spiegato: “Purtroppo la mia gara era già finita in curva 1. Ho dovuto rallentare perché Bottas era all’esterno, l’altra cosa che so è che sono stato colpito e sono finito su due ruote. Dopo era pressoché inutile restare fuori perché il fondo era molto danneggiato, però non sai mai cosa accadrà quindi abbiamo corso tutta la gara.

È davvero un peccato perché avevamo una macchina competitiva”.

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