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Il tedesco termina al terzo posto le qualifiche di Sochi e punta tutto sul gioco di scie per provare a guadagnare posizioni preziose in partenza
Michele Salvatore
28 set 2019 (Aggiornato alle 17:16)
A una settimana di distanza, le qualifiche del GP di Russia terminano come un beffardo replay, per Vettel, di quelle di Singapore.
Al tedesco non è bastato l’1:33.03”, nemmeno per prendersi la prima fila: proprio come a Marina Bay, Hamilton, con un ultimo tentativo eseguito in maniera magistrale, è riuscito a strappare il secondo posto al quattro volte Campione del Mondo e relegarlo in seconda fila, sulla terza piazza.
Sfortuna a parte, Seb non è esente da colpe. La sua qualifica è stata caratterizzata da un errore durante la Q1, che stava per costargli tanto vista la bandiera rossa dopo il testacoda di Albon a 6 minuti dalla fine della sessione, e da alcune sbavature durante la Q3 che non gli hanno permesso di migliorare il proprio tempo.
Tuttavia, ci sono elementi per vedere il bicchiere mezzo pieno: il vantaggio di mescola sugli avversari (Ferrari con le rosse, Mercedes con le gialle) può metterlo nella condizione di sfruttare il lungo rettilineo di partenza per far girare a proprio favore lo start della gara.
“Non sono del tutto contento - Commenta Vettel - Ma sono riuscito ad estrarre il massimo dalla macchina. In Q1 ho rovinato la sessione, ma nel Q3 siamo riusciti a mettere le cose a posto. La strada è lunga, abbiamo una strategia diversa rispetto alle Mercedes, vediamo domani in gara. La velocità c’è, quindi cerchiamo di tenere il passo”.
“Bisogna partire bene - Conclude - Poi ci si preoccupa del resto. Abbiamo un potenziale vantaggio stando dietro, vediamo in gara cosa succederà”.
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