Ferrari verso il GP del Messico: "Migliorare i pit-stop l'obiettivo di fine anno"

Ferrari verso il GP del Messico: "Migliorare i pit-stop l'obiettivo di fine anno"© Ferrari

Diego Ioverno esamina le difficoltà avute dalla Ferrari, ancora, nel 2021 sulle operazioni al pit-stop. Dai progressi rispetto al 2020 alle sequenze introdotte dalla direttiva tecnica a metà stagione

Fabiano Polimeni

04.11.2021 ( Aggiornata il 04.11.2021 09:51 )

Un pit-stop lento, ancora una volta, è costato a Carlos Sainz un piazzamento migliore a Austin. È costato la possibilità di passare Daniel Ricciardo con la strategia. È costato punti. Punti che iniziano a pesare nell'economia di un campionato, visti gli episodi di cambi gomme non sempre perfetti al box Ferrari.

Numeri, per dire sì di un miglioramento rispetto al 2020, ma anche di una fetta di operazioni che resta nell'area del "pit stop sbagliato". Nel 2020, il 48% dei pit-stop Ferrari sono stati effettuati nella forchetta tra 0 e 3". Un buon pit-stop. Nel 2021, la percentuale è salita al 73%. Al tempo stesso è diminuita la quota di cattivi pit-stop, quelli compresi tra 3" e 3"5: dal 30% dello scorso anno si è passati all'11% del 2021. Questa percentuale, tuttavia, si ritrova alla voce pit-stop sbagliati: lo scorso anno come in quello attuale, l'11% delle operazioni non si è concluso correttamente.

Operazioni dalla performance ripetibile

"E' fondamentale che i pit-stop siano uniformi, perché sono uno degli elementi chiave delle decisioni strategiche. Vuoi dare al tuo stratega una coerente e prevedibile perdita di tempo durante tutta la fase della sostituzione gomme, in modo tale che possano regolare la strategia. La consistenza nel tempo perso in pit lane è l'elemento fondamentale, ovviamente che sia costantemente veloce è l'obiettivo di tutti", spiega Diego Ioverno, responsabile delle operazioni sul veicolo, alla vigilia del GP del Messico.

Leggi anche - Wolff ai nuovi costruttori: "Non pensino a strada spianata"

"Le prove sono il principale strumento che tutti hanno per essere pronti, Ferrari inclusa. Si prova in fabbrica, nelle aree dedicate al pit-stop, con macchine muletto. Dobbiamo anche dare ai meccanici, alla squadra del pit-stop, una preparazione fisica, ci sono programmi di palestra che devono seguire. Durante il week end di gara sono gli unici momenti nei quali possono allenarsi con i piloti e la macchina vera".

Prima i progressi poi un passo indietro

In una stagione che era partita su prestazioni migliori rispetto alla precedente, alla voce cambi gomme, non sono mancati errori importanti. Se in passato c'era anche un elemento tecnico, di progettazione dei dadi ad aver reso problematici i pit-stop, tra i fattori che hanno contribuito ad alzare la percentuale d'errore nel 2021 anche l'introduzione della direttiva tecnica diffusa dalla FIA e in vigore del GP d'Ungheria. Non per la direttiva in sé, quanto piuttosto per il corollario di sequenze da seguire.

L'editoriale del direttore: il Mondiale entra nella fase decisiva

"Arrivavamo da una stagione 2020 molto negativa per la Ferrari sul fronte dei pit-stop. Abbiamo lavorato sodo in inverno per affrontare tutti i problemi che avevamo. In un certo modo all'inizio della stagione eravamo ragionevolmente soddisfatti del punto di partenza. 

A ridosso della pausa estiva abbiamo iniziato ad avere nuovamente problemi, anche in concomitanza con l'entrata in vigore della nuova direttiva tecnica. 

Problemi non solo relativi a quest'ultima, perché ha l'obiettivo di rendere più sicuri i pit-stop; però per riuscirci devi anche renderli più lenti e, per certi versi, un po' più complessi con sequenze di controlli e segnali che devono essere inviati al sistema di controllo e, a volte, scopri che non stai gestendo tutti i segnali correttamente. Capita così di avere situazioni come quelle occorse a noi alcune gare fa, dove la macchina è pronta ad andare ma il sistema non dà l'ok. Dobbiamo trovare un modo per recuperare nella parte finale della stagione. È il nostro obiettivo".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi