GP Brasile, FP1: Hamilton al vertice, poi le Red Bull

Come sempre avviene nei fine settimana che prevedono la Sprint Qualifying, FP1 molto intense per la mole di lavoro da preparare in soli 60 minuti prima della qualifica tradizionale. Ne è uscita una sessione con tanta attività in pista e con piloti a fare dentro e fuori dai box per verificare subito le modifiche alle vetture nella ricerca di una messa a punto per niente facile da trovare in così poco tempo. Peraltro in condizioni non semplici, con una temperatura piuttosto bassa e qualche sporadica goccia di pioggia.

Dopo essersi lamentato di una macchina che "saltellava" all'anteriore, Hamilton ha ottenuto un gran lavoro sull'anteriore della sua W12, sulla quale i meccanici si sono messi all'opera andando a modificare tutto la parte davanti della vettura per cambiare altezze da terra, rigidezza e quant'altro. Tornato in pista, l'inglese è andato all'attacco ed ha fermato il cronometro sull'1'09"050, portando a casa la miglior prestazione delle FP1. Verstappen ha chiuso al 2° posto con un ritardo di 0"362, mentre Perez ha chiuso a soli 75 millesimi dal caposquadra. Va detto però che le RB16B, subito molto a loro agio sul tracciato di Interlagos, hanno messo a segno il loro miglior tempo molto prima delle Mercedes, dunque in condizioni di pista meno vantaggiose. Quarto tempo per Bottas a 0"517, poi un ottimo Gasly a portare a casa il quinto tempo. Per quanto riguarda le Ferrari Sainz ha chiuso 6° a 1"074, mentre Leclerc ha chiuso 7° accusando un ritardo di 1"092. Come tempi le SF21 hanno dimostrato di doversi guardare dall'AlphaTauri di Gasly, ma al tempo stesso c'è da tenere un occhio sulle Alpine (Ocon 8° e Alonso 9°), vicine ma con una gomma meno prestazionale (le A521 hanno effettuato il loro miglior tempo con mescola media). Incognita sulle McLaren, lontane ma senza cercare il tempo con le gomme soft.