Pat Fry illustra il piano di sviluppi per la A522, che avrà un'ala da basso carico a Jeddah e le nuove pance per Ocon dopo i danni subiti nelle libere in Bahrain
Dopo la "prima" è tra le squadre classificabili nel girone dei "sospesi", perché grossomodo ha aperto il 2022 con prestazioni e piazzamenti non molto diversi dalla chiusura dello scorso campionato. Alpine a punti con due macchine in Bahrain e, soprattutto, con una A522 evoluta nel disegno delle pance, molto più in uno stile Ferrari per l'altezza dei volumi esterni, conservando lo scivolo di scuola potremmo dire Red Bull.
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Verso Jeddah, verso l'Arabia Saudita e un circuito molto diverso da Sakhir, il team si dirige con una serie di prove comparative annunciate ma nessun sostanziale cambiamento tecnico. D'altronde il ristretto lasso di tempo tra Bahrain e Arabia Saudita non deponeva a favore di una programmazione degli sviluppi tale da introdurre novità già alla seconda gara.
Sarà al successivo appuntamento in Australia che scopriremo altro sulla Alpine. Ne parla il direttore tecnico Pat Fry. "Jeddah è una pista completamente diversa dal Bahrain, è a basso carico e con velocità media più alta. Non avremo nessun aggiornamento specifico per l'Arabia Saudita, condurremo test interessanti su alcune parti nelle prove, grazie ai quai avremo delle idee sui futuri concetti da esplorare", spiega Fry.
"Essendo una pista da basso carico, avremo un'ala posteriore diversa ed Esteban tornerà alla specifica più recente di pance, dopo i problemi avuti nel corso dell'ultimo week end. C'è un piano di sviluppo in essere e stiamo accelerando il più possibile in vista della gara di Melbourne (10 aprile in calendario; ndr) e le successive".
Ocon nel corso delle prime libere in Bahrain ha visto danneggiato l'esemplare di pance evo, mentre in materia di ala posteriore proprio a Sakhir Alpine ha dichiarato l'introduzione di una specifica a più alto carico rispetto a quella usata nei test.
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