Sainz e l'Arabia rivelatrice: "So esattamente cosa devo fare"

Sainz e l'Arabia rivelatrice: "So esattamente cosa devo fare"© Ferrari

Il feeling con la Ferrari F1-75 non è quello voluto e il raffronto con il GP d'Arabia di un anno fa ha dato le risposte a Carlos su come migliorare l'assetto

Fabiano Polimeni

28.03.2022 ( Aggiornata il 28.03.2022 14:45 )

Ancora sul podio, Carlos Sainz. Va bene così, perché sono punti in una fase nella quale non ha il feeling che vorrebbe con la F1-75. Le curve di Jeddah erano attese perché rappresentavano un riferimento assoluto nella visione di Carlos. Il week end migliore del 2021, per sensazioni avute in macchina, avrebbe permesso di leggere la condizione odierna.

Risultato? Al di là del piazzamento, indicazioni utili al processo di "sviluppo" personale. "Sono certamente più contento rispetto al Bahrain, ho compiuto un piccolo progresso dalla mia parte del garage nelle sensazioni che ho avuto in macchina.

Guarda anche

Obiettivo: lottare con Leclerc e Verstappen

Abbiamo fatto un passo, piccolo, nella giusta direzione. Pur non essendo ancora al 100% con la monoposto è importante nel mentre continuare a fare punti e piazzamenti sul podio, finché non mi sentirò al 100% in macchina: allora entrerò in lotta  con questi ragazzi.

Sterzi a parte: In F.1 Safety First, ma dove cavolo gli pare

Questa gara ha rappresentato un pezzetto di progresso dal Bahrain, sono riuscito a trovare maggior ritmo. Restano alcuni decimi da trovare però penso che arriverò", l'analisi di Sainz dopo la gara.

Punti 33, secondo posto nel mondiale dietro i 45 di Leclerc e davanti a un Verstappen a quota 25, così recita la classifica del mondiale Piloti. Una Ferrari che a Jeddah ha corso adottato un assetto aerodinamico premiante in curva, sacrificando un bel po' di prestazione sul dritto, dove le F1-75 sono transitate a 14 km/h dalla velocità di punta Red Bull. Aver posto la F1-75 nella condizione ottimale per le curve (e per gestire le gomme in un quadro atteso più difficile di quanto non è avvenuto in gara) ha permesso a Sainz un raffronto diretto con la prestazione prodotta in Arabia Saudita a fine novembre del 2021.

Sainz, da Jeddah con una direzione di sviluppo della F1-75

Parla del "parametro di riferimento", Carlos, avuto in pista: "Non entrerò nei dettagli, però si tratta di due curve del circuito e le sensazioni che ho avuto dalla macchina rispetto a un anno fa, quando mi sono sentito molto forte. Quest'anno, per sensazioni avute, non sono riuscito a farle come un anno fa. Appena avrò messo la macchina in condizioni che preferisco e avrò adattato la mia guida, ci sarò anch'io e sarò in una posizione migliore.

Si tratta di un percorso di sperimentazioni ed errori, provare ad andare in una direzione, forse non interpretarla bene e tornare poi indietro. Come ho detto, 100 giorni fa qui ho girato con una macchina che mi aveva dato una fiducia altissima e permesso di essere velocissimo; 100 giorni dopo, sulla stessa pista, non ho trovato in macchina esattamente quello di cui ho bisogno o le sensazioni che sento. 

Ho realizzato esattamente le cose sulle quali devo lavorare e dove dovrò mettere la macchina in futuro. Mi ha dato una rappresentazione più ampia della situazione, so esattamente cosa fare per le prossime gare e su quale specifica tipologia di curve devo continuare a lavorare", assicura Sainz.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi