Sainz, in Australia per continuare l'affinamento della F1-75

Sainz, in Australia per continuare l'affinamento della F1-75© Ferrari

Sainz ripete di dover trovare ancora il feeling giusto con la Ferrari F1-75, la ricerca di un equilibrio fatto di scelte d'assetto e adeguamento dello stile di guida.

Fabiano Polimeni

07.04.2022 ( Aggiornata il 07.04.2022 15:32 )

Quel che a Leclerc risulta essere naturale, l'interpretazione delle nuove macchine 2022, a Carlos Sainz richiede ancora un po' di adattamento. L'Australia, terza tappa del percorso di costruzione del feeling al volante per lo spagnolo.

Jeddah è servita a confrontare sensazioni, tra l'optimum che fu il 2021 e lo stato attuale di familiarità con la Ferrari F1-75. Torna sul punto, Carlos, per segnalare gli aspetti da affinare. Un adeguamento del proprio stile di guida e il traghettamento della macchina verso un punto di equilibrio che funzioni. 

Sainz, questione di adattamento

Pur in una condizione ancora di adattamento, Sainz ha massimizzato i due GP alle spalle, finendo sul podio e collezionando punti buon in ottica iridata.

"Mi manca un po' di tutto, a essere sincero. Manca un po' di tutto però parliamo di piccolezze, sono stato in lotta per tutte le pole quest'anno, mi è mancato poco più di un decimo, non siamo lontani dall'essere lì. Poi sono secondo nel mondiale, solo 12 punti dietro, quindi, è non stato un inizio perfetto, non ho il feeling giusto con la monoposto al momento, però continuo a essere lì e adattare la macchina un po' di più al mio stile di guida e io devo adattarmi a questa nuova generazione di macchine. Ci arriverò", assicura.

Stile di guida di Leclerc più efficace

Riassume tutta la fase di curva nel bagaglio dei dettagli da perfezionare, rispetto a un Leclerc che - con una guida più aggressiva e decisa - si è trovato immediatamente in sintonia con le caratteristiche della F1-75. 

"Sono cose super-tecniche da spiegare, però la macchina dell'anno scorso mi risultava molto più naturale da guidare e mi sono adattato più in fretta.

Quest'anno, per il modo in cui devi guidare, è molto diverso e non  mi è così naturale; a Charles risulta naturale. Devo solo cambiare un paio di cose, avviene in tutto l'arco di curva: dal punto della staccata all'inserimento, fino a quando torni sul gas. C'è una tecnica diversa per affrontare le curve.

Poi, il modo in cui giochiamo con il volante e i pedali; le velocità alle quali andiamo fanno avvenire tutto in pochi decimi ma, dall'abitacolo, sentiamo di dover mettere a punto queste cose. Sono certo di dover solo portare la macchina in termini di assetto più verso le mie preferenze".

Red Bull parte con i favori del pronostico

Uguali a Leclerc sono, invece, le sensazioni alla vigilia del Gran Premio sulla competitività Ferrari rispetto a Red Bull sulla nuova tracciatura dell'Albert Park: "Mi approccio con una mentalità aperta, perché c'è una pista completamente nuova, c'è un asfalto nuovo, cordoli diversi, non ci sono le sconnessioni, è una pista diversa da quella che conoscevamo in passato. 

La macchina è stata veloce su entrambe le piste, tutti i circuiti sui quali abbiamo girato finora. È vero che a Jeddah, con maggior velocità in rettilineo, Red Bull è sembrata essere una macchina migliore, meglio bilanciata in termini di velocità di punta e velocità in curva. Quindi, considerato quanto sono diventati lunghi i rettilinei qui, forse loro saranno un po' davanti. Sono convinto che potremo fare comunque un buon lavoro".


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