Gare Sprint, FIA a sorpresa sull'incremento nel 2023

Gare Sprint, FIA a sorpresa sull'incremento nel 2023© Getty Images

La Federazione ha espresso una posizione non prevedibile alla vigilia della riunione della Commissione F1. Ecco cosa chiede alla Formula 1 per votare l'ampliamento

27.04.2022 ( Aggiornata il 27.04.2022 09:35 )

Non erano certo i 10 voti in capo alla FIA a essere messi in dubbio, alla vigilia della riunione di Londra, della Commissione F1. Alla Formula 1 era sufficiente il voto favorevole della metà più uno dei team per far passare la proposta di incremento delle gare Sprint, nel 2023, a sei eventi.

Commissione F1 che vota in una composizione di 10 squadre, ciascuna con un voto utile esprimibile, Formula 1 titolare di 10 voti e FIA titolare di ulteriori 10 voti.

Invece, è proprio la Federazione ad aver posto un freno momentaneo al voto favorevole sulle sei gare Sprint. Se ne discuterà in occasione del prossimo incontro, verso il quale si dovrà trovare un accordo.

Gare Sprint, maggiori entrate per F1

La vicenda è strettamente legata a interessi di natura economica. Le gare Sprint generano maggiori introiti per la Formula 1, a spartire i proventi tra le squadre. La FIA vorrebbe una fetta di questo "extra-gettito", oltre quel che percepisce già, da Formula 1 e dai promoters dei singoli eventi. Le cifre ricordate da BBC F1 dicono di 40 milioni di dollari pagati da F1 a FIA, più 1 milione di dollari per ogni evento in calendario oltre i 20 appuntamenti.

Il comunicato con il quale la Federazione ha puntualizzato il proprio parere, di attesa prima di un eventuale voto favorevole alle 6 Sprint nel 2023, parla di elementi operativi, legati al proprio personale in pista, da definire. 

FIA, soldi e personale frenano il sì alle 6 Sprint

"Con il primo dei tre eventi Sprint del 2022 a essere risultato popolare tra i tifosi e coloro i quali detengono interessi sulla Formula 1, lo scorso week end al GP dell'Emilia Romagna, la Formula 1 e le squadre hanno supportato un ampliamento a sei eventi Sprint dalla stagione 2023, da svolgere con il medesimo format del 2022", introduce la nota della Federazione. 

"Sebbene sia a supporto del principio di un incremento del numero di eventi Sprint, la FIA sta ancora valutando l'impatto di questa proposta sulle proprie operazioni in pista e sul proprio personale; fornirà il proprio riscontro alla Commissione". 

Che sia un fattore di compensazione finanziaria a essere sul tavolo non è stato negato da ulteriori commenti resi da un portavoce della Federazione, puntualizzando però come "non sia una richiesta completamente legata a fattori economici ma per reali obiettivi legati all'operatività e in modo tale da garantire di avere risorse adeguate a svolgere il nostro ruolo".

Più Sprint nel 2023, maggior carico di lavoro per la FIA

FIA che, ricordiamo, è l'organo di governo, il regolatore del campionato di Formula 1, dove la FOM rappresenta la titolarità dei diritti commerciali. "Abbiamo bisogno di avere risorse adeguate, pur non essendo un'organizzazione per scopi di lucro", ha aggiunto il portavoce. Gli aspetti operativi legati a un maggior numero di gare Sprint sono ricondotti a un incremento del personale derivante dal maggior carico di lavoro, che sia nella gestione del parco chiuso, delle verifiche, della gestione gomme, sottolinea ancora la Federazione.

Dopo il blocco dettato nel 2021 dai team, in assenza dell'unanimità sulle 6 Sprint quest'anno, già allora per questioni economiche e il riconoscimento di un maggior extra-budget cap, stavolta servirà trovare un accordo con le richieste della Federazione.

Posizione, quella della FIA nel corso della riunione della Commissione F1, che avrebbe indispettito più parti.


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