Verstappen, Spa da tutelare: "Non voglio guidare solo su cittadini"

Verstappen, Spa da tutelare: "Non voglio guidare solo su cittadini"© Getty Images

Max difende la storia e le sfide di un circuito come Spa, dove il GP del Belgio è a rischio nella permanenza in calendario

F.P.

22.07.2022 ( Aggiornata il 22.07.2022 12:40 )

Mai così in "salute" la Formula 1 se si guarda nel suo insieme al business, alla crescita negli USA, al valore azionario e, tutto sommato, anche sul versante sportivo.

La direzione imboccata dalla categoria sembra guardare sempre più all'evento che non al valore aggiunto in grado di apportare un determinato circuito storico.

Si parla del rischio che corre il GP del Belgio, Spa-Francorchamps, di uscire dal calendario a partire dal 2023. L'anno dell'ingresso di Las Vegas, della probabile reintroduzione del GP del Sudafrica. Dal Paul Ricard, GP di Francia ad altissimo rischio di un cambio di sede - dove non un taglio diretto dal calendario -, Max Verstappen pone un tema condivisibile, in difesa di Spa.

La F1 insegue la sede "comoda"

"È triste, Spa è la mia pista preferita, anzitutto. Penso sia un circuito fantastico sul quale guidare. Chiaramente capisco anche che possa essere un po' più difficoltoso arrivarci, a volte, a causa del traffico", dice commentando la possibilità che non faccia più parte dal 2023 del calendario.

"Però si tratta di una pista iconica e non vorrei ritrovarmi nel 2028 o chissà quando a guidare solo su circuiti cittadini, vicini alla città, esclusivamente per il coinvolgimento del pubblico o altro: sono necessarie in calendario queste tipologie di piste iconiche".

Nella strategia della Formula 1, le "destination cities" sono state individuate per un ampliamento della categoria, eventi globali in scenari con personaggi del jet set internazionale a diventare il cuore pulsante dell'evento e catalizzatori del pubblico. La gara in sé, la materia sportiva e tecnica, quasi rischiano di diventare contorno.

Un limite alla voglia di business

Dovrebbero essere integrazioni a una base di gare storiche, europee, che paiono vacillare nel loro futuro a breve e medio termine.

Gli impianti permanenti, in calendario, oggi sono 15 su 22 appuntamenti.

"Capisco, ovviamente, come tutti vogliano fare più soldi, però anche a questo c'è un limite", prosegue Verstappen. "È importante tenere questi circuiti davvero belli, piuttosto che guidare esclusivamente su tracciati stradali, per i quali penso non siano comunque progettate queste monoposto".


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