Budget cap, Marko e le penalità soft della FIA su gravi infrazioni

Budget cap, Marko e le penalità soft della FIA su gravi infrazioni© Getty Images

Nel quantificare la sanzione da comminare a Red Bull, Marko esclude che sia a rischio il titolo di Verstappen e rilancia con un'allusione alle infrazioni passate di Ferrari e Mercedes 

Fabiano Polimeni

13.10.2022 ( Aggiornata il 13.10.2022 13:00 )

L'urgenza di una pronuncia sull'infrazione Red Bull al tetto di spesa è massima. Quanto tempo ancora ci vorrà per capire come la FIA andrà a punire una violazione non ancora quantificata esattamente nella sua misura finanziaria è incerto. Dipende anche dalla disponibilità Red Bull a riconoscere l'infrazione alle norme o meno.

Si sommano commenti e paragoni arditi nel vuoto che separa da una posizione finale sulla vicenda. Parla Helmut Marko, dopo la mancata assegnazione del certificato di conformità a Red Bull sul rispetto del tetto di spesa; infrazione classificata dalla Federazione come "lieve" perché entro il 5% del tetto di spesa di 145 milioni di dollari previsto sul mondiale 2021. 

"Non voglio parlare troppo, dico solo questa cosa: siamo ancora convinti di non aver infranto affatto la regola sul tetto di spesa. Sono in corso le discussioni con la FIA e vedremo cosa verrà fuori alla fine", dice al giornalista Ralf Bach, su F1 Insider. 

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Una certezza: il mondiale non si tocca

Su un punto, Marko vuole essere chiaro: "I rumours per i quali Max potrebbe perdere il titolo 2021, ad esempio, sono stupidaggini assolute". Considerazione condivisibile e, peraltro, una penalità che andrebbe a incidere su un campo sostanzialmente distante dal soggetto colpevole dell'infrazione. 

Di altro si parla intorno alle possibili sanzioni che verranno comminate. Sarà una multa - più o meno cospicua nell'importo farà una differenza sostanziale circa la sua adeguatezza o meno -, sarà una limitazione di spesa sugli anni a venire o altre forme di penalizzazione sul team, di questo si ragiona e in questo perimetro verosimilmente si muoverà l'organismo della FIA deputato a esaminare il caso e decidere.

Il confronto ardito

In un parallelismo non esplicitato ma di chiara allusione Marko perde di vista il contesto. Allude alle presunte infrazioni Ferrari nel 2019 sul fronte della power unit e a quelle Mercedes, il famigerato test gomme del 2013.

Diverse tra loro per il solo fatto di un accertamento acclarato nel secondo caso, dove il primo, invece, si risolse in un accordo rimasto privato e, in sintesi estrema, col quale la FIA riconosceva tempi lunghi e incerti per arrivare a dimostrare un'irregolarità della power unit Ferrari usata nel 2019. La composizione della vicenda costò carissima a Maranello, costò un'intera stagione 2020, corsa in assoluta crisi delle prestazioni.

"In passato abbiamo visto che anche infrazioni estreme dei regolamenti sono state punite molto lievemente dalla FIA", dice sibillino Marko a F1 Insider. 

Ecco, se le allusioni rimandano alla vicenda Ferrari, tutt'altro che lievi furono le conseguenze.


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