Pirelli a Austin con le gomme prototipo, altezze da terra cruciali

Pirelli a Austin con le gomme prototipo, altezze da terra cruciali© Pirelli

Il GP degli USA vedrà nelle libere 2 le gomme 2023 - ancora in fase prototipo - testate da Pirelli. Il circuito, con le sue sconnessioni, può condizionare le altezze da terra delle monoposto

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F.P.

18.10.2022 09:22

Week end asciutto e con temperature elevate, nell'ordine dei 30 gradi, quello in arrivo a Austin, GP degli USA (qui gli orari) nel quale Pirelli proporrà alle squadre una sessione di prove libere nella quale testare le specifiche 2023.

Il programma annunciato a Suzuka, poi rinviato causa pioggia, si svilupperà nel turno del venerdì pomeriggio, su 90 minuti, interamente dedicati ai run su gomme prototipo. Sarà Pirelli a definire il programma con ciascuna squadra.

Importanza massima, così, per le libere 1 e libere 3 in ottica week end di gara. Saranno le sessioni - ciascuna da 60 minuti - nel corso delle quali girare con le gomme elette per il GP degli USA: mescole C2, C3 e C4. Alle squadre che impiegheranno un pilota rookie al venerdì mattina sarà concesso nelle libere 2 di girare nei primi 30 minuti impiegando le mescole ordinarie.

Le sconnessioni un'insidia per gli assetti

Austin è un circuito storicamente problematico per le sconnessioni, specialmente nel primo settore. Gli interventi di riasfaltatura condotti nel 2020 hanno attenuato le difficoltà ma sarà importante verificare nuovamente le condizioni del fondo. Lo sarà, in particolare, vista la sensibilità delle monoposto a effetto suolo alle variazioni d'altezza nello sviluppo del carico aerodinamico e alla luce della direttiva tecnica anti-rimbalzo. Si preannuncia essere un tema importante dell'appuntamento in arrivo.

"Il Circuito delle Americhe è una pista dove i carichi su vetture e pneumatici - come trazione, frenata e forze laterali – sono molto bilanciati. Un tracciato scorrevole, amato dai piloti, con un asfalto che, seppur parzialmente rifatto nel 2020, presenta alcune zone con irregolarità da non sottovalutare", commenta Mario Isola. 

"L’anno scorso la superficie è stata levigata per appianare i punti più sconnessi che costringono i team ad aumentare l’altezza da terra delle vetture, penalizzando quindi il carico aerodinamico".

Pista ad alta evoluzione e stress

Il circuito è soggetto a un marcata evoluzione della gommatura nell'arco dei tre giorni e si caratterizza per un livello di abrasione elevato (4 su 5 la classificazione Pirelli). Alte sono anche le forze laterali, sviluppate nella sequenza di curve veloci nel primo settore e nelle pieghe del terzo settore. Questo porta, insieme a un accento posto sulla trazione, ad avere uno stress elevato sulle gomme (4/5). I long run che verranno condotti al sabato mattina orienteranno sulla strategia di gara.

"Nella prima sessione di prove libere, potrebbe esserci un’elevata evoluzione della pista e sarà quindi fondamentale per le squadre, utilizzare al meglio anche i dati rilevati nelle FP3, per definire poi la migliore strategia di gara", prosegue Isola.

Pista da alto carico aerodinamico, offre livelli di grip medi e le squadre dovranno operare sulle gomme rispettando i parametri di pressione minima, fissata in 23 e 20 psi rispettivamente sull'asse anteriore e posteriore; i valori di camber negativo massimo sono di -3,25 gradi e -2,00 gradi.


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