Russell, l'intervista esclusiva: "2022 tra alti e bassi: prima vittoria? Incredibile"

Russell, l'intervista esclusiva: "2022 tra alti e bassi: prima vittoria? Incredibile"© Getty Images

Al primo anno in Mercedes, George è arrivato davanti al compagno di squadra e ha vinto un GP. L'abbiamo intervistato dopo la gara di abu Dhabi, ecco cosa ci ha raccontato

Alessandro Gargantini

07.12.2022 ( Aggiornata il 07.12.2022 10:06 )

Ha raggiunto l’obiettivo di salire su una Mercedes, ha vinto il suo primo Gran Premio nel mondiale, ha conquistato più punti di Lewis Hamilton. Ma non solo questo. Nel mondiale che si è appena concluso George Russell ha raggiunto un risultato ancora più importante, dimostrando di poter competere ad armi pari con Verstappen, Leclerc e Hamilton, verso i quali non nutre alcuna soggezione. Anzi, appena può se li lascia alle spalle senza fare troppi complimenti. Ora sappiamo anche che tre anni alla Williams non hanno spento il fuoco che brucia nel petto del nuovo arrivato alla Mercedes, e non è bastata la freccia d’argento piu? spuntata dell’ultimo decennio ad impedirgli di fare, almeno una volta, centro.

Abbiamo incontrato in esclusiva nel paddock di Abu Dhabi il pilota di Toto Wolff al termine di un mondiale che, come ama definirlo lui, è un “defining moment” nel suo viaggio verso la conquista del mondiale. Uno snodo importante, che dà a Russell tutte le conferme che si attendeva.

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Russell: "Prima vittoria incredibile"

Cos’hai provato quando hai vinto il tuo primo Gran Premio a Interlagos?

“È stato un mix incredibile di emozioni. Quando ho oltrepassato la linea ho avuto una sorta di flashback, nel quale ho rivissuto nitidamente nella mia mente i momenti decisivi della mia vita, sia fuori che dentro l’abitacolo. Ho pensato alla mia famiglia naturale, che mi ha supportato tantissimo negli ultimi sette-otto anni, ma anche alla mia famiglia sportiva della Mercedes, che mi è sempre stata vicina. Quest’anno con gli uomini della mia squadra abbiamo affrontato degli altri e bassi spaventosi, ma non ci siamo mai persi d’animo. Quando le cose non andavano bene, ci siamo stretti ancora di più e ci siamo rimboccati le maniche per superare gli ostacoli. Penso che anche un’annata difficile, al termine della quale si riesce a vedere la luce del sole, sia importante nella carriera di un pilota. A Imola abbiamo vissuto un fine settimana difficilissimo, un incubo, con tutte e due le monoposto che non sono riuscite a superare la Q2. Eravamo all’inferno. Quello e? stato il momento più brutto che ricordo e che mi è venuto in mente quando abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo di vincere un Gran Premio quest’anno. Non è stato semplice, perché ci sono stati nel corso della stagione diversi alti e bassi, momenti contraddittori e frustranti...”

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