Brown, il budget cap sia l'unico limite: sì a più libertà progettuale

Brown, il budget cap sia l'unico limite: sì a più libertà progettuale© Getty Images

Il gran capo di McLaren Racing vorrebbe regolamenti meno prescrittivi, una maggiore libertà progettuale per una F1 con monoposto molto diverse tra loro. Il budget cap è un limite sufficiente

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Fabiano Polimeni

19.12.2022 ( Aggiornata il 19.12.2022 09:54 )

Tra le sorprese della nuova fase tecnica introdotta nel 2022 dalla Formula 1, certo la meno attesa era il livello di differenziazione estetica e di soluzioni tecniche apprezzato tra le 10 squadra in griglia.

All'interno di un regolamento che ha mirato a standardizzare quanti più elementi possibili, e imporre un ferreo controllo della gestione dei flussi intorno alla monoposto - così da realizzare gli obiettivi di produrre gare migliori e la possibilità per i piloti di correre in "aria sporca" - abbiamo contato molte interpretazioni differenti. Perlopiù nel disegno delle pance. 

La via della standardizzazione

Resta il dato di fondo di una categoria ultra-normata, dove da moltissimo tempo è stata eliminata la possibilità di enormi differenziazioni progettuali visibili al grande pubblico. Peraltro, contenere le libertà progettuali è funzionale a un obiettivo che FIA e F1 provano a realizzare: monoposto le cui prestazioni sono racchiuse in un divario nell'ordine di una manciata di secondi.

Zak Brown è sostenitore di una tesi che difficilmente porterebbe a una convergenza delle prestazioni: concedere massima libertà progettuale, con il solo vincolo del budget cap.

Liberi tutti sulla tecnica, ci pensa il budget cap

"Credo che, in regime di budget cap, siamo abbiamo regolamenti oltremodo prescrittivi. Se hai il tetto al budget, io andrei in una direzione opposta, ovvero: fai ciò che vuoi. Se vuoi una macchina con sei ruote, progettala con sei ruote, però, questa è la somma che hai a disposizione.

Non so perché i regolamenti debbano essere tanto stringenti. Dovrebbe esserci un po' di libertà tecnica in più all'interno del tetto di spesa che ti governa. Vedremmo più innovazioni e maggiore assunzione di rischi, le macchine sarebbero anche diverse l'una dall'altra. Al momento ci sono due prescrizioni: ogni cosa dev'essere esattamente in un certo modo e non puoi spendere più di una certa cifra", spiega l'a.d. McLaren Racing.

Vale ricordare come non tutte le squadre in griglia, nel 2022, siano riuscire a operare alla soglia massima del tetto alle spese, scontando quindi comunque un deficit di possibilità di investimenti. Senza contare il gap tecnologico, di strumenti per la simulazione. 

Lo spettacolo ne risentirebbe

Nella moderna F1, tanto più ampie sono le libertà concesse dal regolamento, tanto maggiore il potenziale per i team di "fughe in avanti" - peraltro comunque possibili, sfruttando zone grigie sempre presenti ma con vantaggi assai ridotti (vedi l'idea Aston Martin di progettazione delle paratie laterali dell'ala posteriore, tentata nel 2022) - che darebbero un vantaggio competitivo cruciale.

"È vero che potrebbe impattare sullo spettacolo, però porterebbe maggiore innovazione e si imparerebbe l'uno dell'altro", prosegue Brown. "Come avvenne nel 2009 con il doppio diffusore Brawn, partirono alla grande ma a fine anno la situazione era riequilibrata. Inoltre penso che sia un elemento affascinante dello sport, certo il rischio sarebbe sulle corse e lo spettacolo".


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