La scuderia di Grove riparte dal nuovo team principal, James Vowles, e dalla certezza Albon, pilota di punta al quale verrà affiancato il deb americano Sargeant: a livello tecnico l'obiettivo è sfornare una FW45 con più carico aerodinamico
Se anche uno dall'autostima elevata come Toto Wolff si rende conto che non poteva trattenerlo ulteriormente, allora c'è da scommettere che James Vowles sia veramente un tipo molto in gamba. Famoso, anzi famigerato per quel "Valtteri, it's James", una frase che faceva venire gli incubi al finlandese, Vowles è l'uomo nuovo di casa Williams, il nuovo team principal chiamato a risollevare le sorti del team inglese. Già in passato si è parlato in questi termini della scuderia del mai dimenticato Sir Frank, ma non sono bastati i fondi di Dorilton Capital, almeno non ancora, per tornare prepotentemente nel centro gruppo. Il 2021, sinora, è stato una felice parentesi di un ultimo quinquennio piuttosto avaro di soddisfazioni, per il resto la squadra naviga nelle retrovie da parecchio tempo. Per il 2023 non è necessario parlare di resurrezione, ma di ripartenza sì: gli 8 punti del 2022 sono stati troppo pochi, e soprattutto è stato il divario prestazionale dal resto del gruppo a deludere. Le ambizioni per la nuova stagione comunque, Vowles o meno, dipenderanno molto dalla nuova macchina: a livello strategico il team ha imparato a massimizzare il materiale a disposizione, spesso inventandosi strategie vincenti (come il lunghissimo stint di Albon a Melbourne 2022, ad esempio), ma senza una vettura competitiva non c'è muretto o team principal che tenga.
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