FIA-F1, Ben Sulayem comunica ai team un passo indietro

FIA-F1, Ben Sulayem comunica ai team un passo indietro© Getty Images

Lo stile del nuovo presidente FIA è inviso ai team e a Liberty Media. Sarà Tombazis, con la nuova squadra di dirigenti, a interfacciarsi con le squadre sui temi di stretta attualità

Fabiano Polimeni

08.02.2023 ( Aggiornata il 08.02.2023 14:45 )

Basterà la missiva partita da Place de la Concorde, indirizzata alle sedi dei 10 team di Formula 1, a placare quelle che erano indicate eufemisticamente come "irritazioni" nei confronti delle recenti esternazioni del presidente della FIA?

Mohammed Ben Sulayem annuncia un passo indietro, nel senso dell'affidamento a una squadra di dirigenti coordinati da Nikolas Tombazis della materia Formula 1. Si interfacceranno con Tombazis i team e Liberty Media, mentre il presidente anticipa un ruolo più defilato sulle vicende strettamente di "attualità".

Che siano state legate a temi sportivi o politici, negli ultimi 14 mesi spesso le uscite del presidente hanno fatto discutere e rivelato una netta contrapposizione tra FIA e Liberty Media.

Il presidente curerà la visione strategica

L'anticipazione di stampa è dello Sportsmail, che ha visionato la lettera inviata da Ben Sulayem ai team, nella quale si legge: "Il mio obiettivo dichiarato era quello di essere un presidente non esecutivo, attraverso il reclutamento di una squadra di manager professionisti, che adesso è stata ampiamente realizzata.

Perciò, in futuro, i vostri contatti quotidiani per tutte le vicende legate alla Formula 1 saranno con Nikolas e con la sua squadra, mentre io mi concentrerò sulle questioni strategiche, con il mio gruppo dirigente".

Lo stile del presidente succeduto a Jean Todt non piace alle squadre e, a fine 2025, si dovrà votare nuovamente, per un secondo mandato nelle mani di Ben Sulayem o per una successione con cambio al vertice. 

Tutto come da programma elettorale

L'annuncio di un passo indietro negli interventi sulle vicende più calde e attuali relative alla Formula 1 è derubricato, secondo la posizione ufficiale diffusa dalla FIA, a un piano già previsto e parte del programma con il quale Ben Sulayem è stato eletto a capo della FIA.

"Il manifesto presidenziale fissava chiaramente questo piano prima della sua elezione. Assicurava la nomina di un a.d. FIA per garantire operazioni allineate e integrate, come anche l'introduzione di un quadro governativo rivisitato, sotto un gruppo dirigente concentrato su trasparenza, democrazia e crescita.

Il mandato del presidente FIA è ampio e copre la vasta gamma del motorsport globale e della mobilità. Adesso che la riorganizzazione strutturale in Formula 1 è completa, questo è il naturale passo successivo", recita il comunicato ufficiale.

La sottolineatura di Ben Sulayem indirizzata ai team, di un minore coinvolgimento futuro, pare essere una rassicurazione ulteriore e necessaria, per riequilibrare il rapporto tra squadre, organo di governo e FOM detentrice dei diritti commerciali.

FOM, nella figura di Liberty Media, che in modo diretto e duro ha accusato il presidente FIA di aver operato un'"ingerenza inaccettabile" con i commenti sul valore del business Formula 1 e la possibilità di una futura vendita da passare al vaglio della FIA.


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