Ferrari SF-23, la Rossa 2023 fedele ai concetti della F1-75

Dovrà essere la Rossa del colpo di reni vincente, la Ferrari SF-23. Dovrà essere la monoposto che costruirà una corsa al titolo iridato su 23 Gran Premi e in grado di compiere l'ultimo passo di un recupero tecnico ampio nel 2022 ma non ancora definitivo.

A Fiorano si è celebrato il rito della presentazione di un progetto al quale sono state dedicate risorse e tempo, nel corso del 2022, quando i limiti del progetto F1-75 (leggi affidabilità della power unit, anzitutto) si sono manifestati e hanno condizionato la corsa al campionato di Leclerc, insieme a errori strategici e altri ancora di guida.

La presentazione a Fiorano subito in pista

Lo sviluppo è stato orientato al progetto 2023 sin dall'estate, dopo il GP di Francia, per sanare l'affidabilità della power unit e tornare a operare a valori ordinari di potenza. La Ferrari SF-23 dovrà certificare questi passi in avanti e dare soluzione. 

Come si è presentata la monoposto? Tifo da stadio per la cornice unica di Fiorano, con i tifosi ad accompagnare il team e la SF-23, subito scesa in pista sulla pista di casa per i primi km dello shakedown.

La livrea segue le tonalità di rosso della F1-75 ma con la novità di più parti della scocca in nero carbonio a vista, ai lati del cockpit e sulle pance. Torna un dettaglio apprezzatissimo dagli appassionati, introdotto a Monza (in giallo) nel 2022 per la celebrazioni dei 75 anni di storia: il lettering Ferrari bianco sul profilo dell'ala. Elementi estetici, sui quali spicca un'evoluzione profonda dei concetti alla base della Rossa 2023. 

Aerodinamica delle pance affinata

La Ferrari SF-23 conserva le pance alte e scavate nella parte centrale superiore. La novità è su volumi ancor più scavati immediatamente sotto le prese dinamiche ai lati del cockpit.

Un dettaglio evidente in corrispondenza del logo Shell, dove si intravede il profilo di protezione anti-crash dell'abitacolo, a indicare volumi ulteriormente svasati nella parte inferiore delle pance.

Una rastremazione che prosegue verso la zona a Coca Cola. La filosofia progettuale è nettamente diversa da quanti hanno percorso la strada di pance a rampa. Il concetto della F1-75 risulta evoluto e migliorato.

Sospensione anteriore "ordinata"

Dove si registra un sostanziale cambiamento è nella disposizione degli elementi della sospensione anteriore. Confermato lo schema push-rod (pull-rod al posteriroe), è molto più ordinata in chiave aerodinamica la disposizione dei braccetti di sterzo, integrati al triangolo inferiore delle sospensioni, diversamente dalla F1-75 che li presentava alti ed esposti tra i due triangoli.

Supporti aero degli specchietti

Le imboccature delle pance ai lati del cockpit modificano l'apertura nel bordo d'attacco superiore e inferiore. Da notare l'interpretazione degli specchietti (più ampi), con profili alari intorno allo specchio oltre ai supporti-ala orizzontale e verticali.

Ala anteriore alla ricerca dell'outwash

Un altro interessante particolare emerso dalla presentazione è relativo all'ala anteriore. Tra il terzo e quarto flap sono stati applicati dei deviatori di flusso per amplificare l'outwash: una soluzione sperimentata da Mercedes sul finire della scorsa stagione e applicata dalla Ferrari alla SF-23. Cinque pinne raccordano i flap il cui profilo è molto caricato nella porzione centrale, per poi abbassarsi verso il profilo verticale dell'ala.

Musetto "accorciato"

Il lavoro di profondo affinamento condotto dai tecnici Ferrari è evidente anche in un altro particolare di novità della SF-23. Interessa il musetto. Diversamente dalla F1-75, con una forma in punta estesa fino al piano principale dell'ala, la macchina 2023 vede il muso fermarsi sul secondo flap, in un andamento "a dito" che al di là dei guadagni prestazionali è anche esteticamente più gradevole rispetto al prolungamento del musetto con presa Naca.

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